Parallelamente agli enormi progressi che si registrano nel trattamento farmacologico e terapeutico della depressione e di molti altri disturbi psichici, si intensificano le emergenze sociali che restano il loro primo fattore scatenante. "I disturbi mentali sono in aumento. Entro il 2020 il numero esploderà, soprattutto per quelli di tipo depressivo e ansioso". Questo è il grido d’allarme lanciato dalla Società Italiana di Psicopatologia all'interno del proprio convegno nazionale.
La dimensione farmacologica e quella terapeutica costituiscono la scelta fondamentale in alcune circostanze, come nel disturbo depressivo maggiore (Major depressive disorder - MDD), noto anche come depressione clinica, depressione maggiore, depressione endogena. E' uno dei disturbi psichiatrici più comuni, onerosi e costosi negli adulti, per il quale sono disponibili trattamenti farmacologici e non; tuttavia, a causa di risorse inadeguate, si ricorre agli antidepressivi più frequentemente che agli interventi psicologici.
In letteratura ampio e acceso è il dibattito sulla efficacia degli antidepressivi come gruppo, sia sulle potenziali differenze di efficacia e tollerabilità tra i singoli farmaci. Con la commercializzazione di nuovi antidepressivi e un numero crescente di studi pubblicati ogni anno, è importante una revisione sistematica aggiornata e una meta-analisi, come quella pubblicata dalla rivista The Lancet, per sintetizzare le prove in questa importante area clinica.
Gli autori, aggiornando un loro precedente lavoro, hanno effettuato una revisione sistematica, identificando oltre
28mila studi e tra questi
522 trial che comprendevano circa
12mila partecipanti.
E' stato predisposto un elenco di
21 antidepressivi, prendendo in considerazione
tre nuove misure di “outcome” clinico e molti potenziali
modificatori degli effetti e utilizzando la metodologia statistica più avanzata fino ad oggi per la "meta-analisi a rete".
Dallo studio è emerso che
tutti gli antidepressivi erano più efficaci del placebo negli adulti con disturbo depressivo maggiore. Differenze più piccole sono state riscontrate tra i farmaci attivi quando gli studi controllati con placebo sono stati inclusi nell'analisi, mentre c'era maggiore variabilità nell'efficacia e accettabilità negli studi “head-to-head”.
Questi risultati servono nella pratica clinica basata su prove di evidenza e forniscono nuove informazioni a pazienti, medici, sviluppatori di linee guida e responsabili politici circa i meriti dei diversi antidepressivi.
Per saperne di più:
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Comparative efficacy and acceptability of 21 antidepressant drugs for the acute treatment of adults with major depressive disorder: a systematic review and network meta-analysisComparative efficacy and acceptability of 21 antidepressant drugs for the acute treatment of adults with major depressive disorder: a systematic review and network meta-analysis Andrea Cipriani, Toshi A Furukawa, Georgia Salanti, Anna Chaimani, Lauren Z Atkinson, Yusuke Ogawa, Stefan Leucht, Henricus G Ruhe, Erick H Turner, Julian P T Higgins, Matthias Egger, Nozomi Takeshima, Yu Hayasaka, Hissei Imai, Kiyomi Shinohara, Aran Tajika, John P A Ioannidis, John R Geddes The Lancet February 21, 2018 OPEN ACCESS |
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More data, more answers: picking the optimal antidepressant Sagar V Parikh, Sidney H Kennedy The Lancet February 21, 2018 OPEN ACCESS |
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Ansa. Gli antidepressivi funzionano, conferma arriva da ben 522 studi su migliaia di persone |
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Quotidiano Sanità. Società di Psicopatologia. “Disturbi mentali in aumento entro il 2020, primi fra tutti ansia e depressione” |
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Sole24Ore/Sanità. Depressione: nel 2030 prima causa al mondo di giorni di lavoro persi per disabilità |