Effects of different types of written vaccination information on COVID-19 vaccine hesitancy in the UK (OCEANS-III): a single-blind, parallel-group, randomised controlled trial.
Freeman D, Loe BS, Yu LM, et al. Lancet Public Health. 2021 May 12:S2468-2667(21)00096-7.
Uno
studio svolto in UK, i cui risultati sono stati pubblicati su The Lancet Public Health, suggerisce che il
beneficio personale prevale sul beneficio collettivo nel
ridurre l'esitazione al vaccino in circa il 10% degli individui classificati come
fortemente esitanti.
In questo gruppo, fornire
informazioni scritte sui
benefici personali della vaccinazione ha
aumentato la volontà di essere vaccinati più di quanto non abbiano fatto le informazioni sui benefici collettivi della vaccinazione.
Lo studio evidenzia l'importanza di comprendere le
sfumature della messaggistica e di fornire di
informazioni differenti ai diversi gruppi, per stabilire il modo migliore di comunicare i benefici della vaccinazione COVID-19.
L'efficacia del programma di vaccinazione COVID-19 dipende dalla
partecipazione di massa: maggiore è il numero di persone vaccinate, minore è il rischio per la popolazione.
Un
messaggio conciso e persuasivo è cruciale, soprattutto se si considerano i livelli sostanziali di esitazione nei confronti dei vaccini nel Regno Unito. Scopo dello studio era
testare quali tipi di informazioni scritte sulla vaccinazione COVID-19,
oltre a una dichiarazione di efficacia e sicurezza, potrebbero aumentare l'accettazione del vaccino.
Per lo studio (trial controllato randomizzato, in singolo cieco, a gruppi paralleli), sono stati reclutati
15.000 adulti britannici, che sono stati campionati per quote per essere rappresentativi. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale e equo attraverso dieci condizioni di informazione stratificate per
livello di accettazione del vaccino:
- disponibile
- dubbioso
- fortemente esitante.
Le informazioni di controllo comprendevano la
dichiarazione di sicurezza ed efficacia ripresa dal sito web del Servizio sanitario nazionale del Regno Unito, le altre condizioni riguardavano il
vantaggio collettivo, quello
personale, la
gravità della
pandemia e
problemi di
sicurezza.

Dopo aver fornito online le informazioni sulla vaccinazione, i partecipanti hanno completato la
Oxford COVID-19 Vaccine Hesitancy Scale (misura di outcome; range di punteggio 7-35) e la
Oxford Vaccine Confidence and Compacency Scale (mediation measure).
L'
outcome primario era la
disponibilità a essere vaccinati. I partecipanti sono stati analizzati nei gruppi a cui erano stati assegnati, valori di probabilità (p-value) sono stati aggiustati per confronti multipli.
Dal 19 gennaio al 5 febbraio 2021, sono stati reclutati
15.014 adulti. L'
esitazione nei confronti dei vaccini si era
ridotta dal 26,9% dell'anno precedente al
16,9%, quindi il reclutamento è stato esteso fino al 18 febbraio per reclutare 3841 adulti esitanti al vaccino in più.
- 12.463 (66,1%) partecipanti sono stati classificati come disponibili
- 2932 (15,6%) come dubbiosi
- 3460 (18,4%) come fortemente esitanti (cioè, riferiscono che eviteranno di essere vaccinati il più a lungo possibile o non verranno mai vaccinati).
Le
condizioni di informazione non hanno alterato l'esitazione del vaccino COVID-19 nei soggetti
desiderosi o nei
dubbiosi (valori di p aggiustati> 0,70).
In quelli
fortemente restii, l'
esitazione del vaccino COVID-19 è stata
ridotta, rispetto alla condizione di controllo, dalle
informazioni sui benefici personali (differenza media -1,49, IC 95% da -2,16 a -0,82; p aggiustato = 0,0015), affrontando direttamente i problemi di
sicurezza sulla velocità di sviluppo dei vaccini (da -0,91, -1,58 a -0,23; aggiustato p = 0,0261) e da una
combinazione di tutte le informazioni (-0,86, -1,53 a -0,18; aggiustato p = 0,0313). In questo gruppo di fortemente esitanti, aver dato informazioni sui benefici personali ha ridotto l'esitazione in misura maggiore rispetto alle informazioni sui benefici collettivi di non ammalarsi (-0,97, IC 95% da -1,64 a -0,30; aggiustato p = 0,0165) o al vantaggio collettivo di non trasmettere il virus (-1,01, -1,68 a -0,35; aggiustato p = 0,0150). È stato evidenziato che l'etnia e il sesso influenzano i risultati.
Tra le conclusioni viene evidenziato che, nei casi in cui la
percezione del rischio derivante dai vaccini è più forte, il processo decisionale è centrato sulla
propria persona. Pertanto, è probabile che i messaggi che sottolineano i
vantaggi personali controbilanciati si dimostrino più efficaci.
Il
“messaggio” che deriva da questo studio potrebbe essere utilizzato nelle comunicazioni di salute pubblica. Andando avanti infatti, la ricerca evidenzia la necessità che le
future campagne di salute coinvolgano il pubblico attraverso i
valori per ciascuno più rilevanti.
Per saperne di più:
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Effects of different types of written vaccination information on COVID-19 vaccine hesitancy in the UK (OCEANS-III): a single-blind, parallel-group, randomised controlled trial. Freeman D, Loe BS, Yu LM, Freeman J, Chadwick A, Vaccari C, Shanyinde M, Harris V, Waite F, Rosebrock L, Petit A, Vanderslott S, Lewandowsky S, Larkin M, Innocenti S, Pollard AJ, McShane H, Lambe S. Lancet Public Health. 2021 May 12:S2468-2667(21)00096-7.
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