Una "
medication review" può essere definita come la
valutazione strutturata dei farmaci somministrati a un paziente, condotta da operatori sanitari, con l'obiettivo di
ottimizzare l'uso delle terapie farmacologiche e migliorare gli esiti di salute.
Una
revisione sistematica sulle medication review è stata recentemente pubblicata in
Cochrane Database of Systematic Reviews, e aggiorna le precedenti, svolte nel
2016 e nel
2013.
Sono stati esaminati gli
effetti degli interventi di revisione dei farmaci nei pazienti adulti ospedalizzati, rispetto alle cure standard o ad altri tipi di revisioni, sulla mortalità per tutte le cause, sui ricoveri ospedalieri, sui contatti del pronto soccorso e sulla qualità della vita correlata alla salute.
Per realizzare lo studio, sono stati consultati svariati
database, alla ricerca di nuovi trial (pubblicati e non pubblicati) dal 1 gennaio 2014 al 17 gennaio 2022.
Per identificare ulteriori trial, è stata svolta una ricerca nelle
bibliografie degli studi inclusi e in altre pubblicazioni degli autori principali dei trial, e sono stati contattati esperti.
Sono stati esclusi gli studi che includevano pazienti ambulatoriali e pazienti pediatrici.
Due revisori hanno selezionato in modo indipendente i trial, estratto i dati e valutato il rischio di bias e sono stati contattati gli autori degli studi per chiarimenti sui dati e per i dati non pubblicati.
I
rapporti di rischio (RR) sono stati calcolati per i dati dicotomici e le
differenze medie (MD) o le
differenze medie standardizzate (SMD) per i dati continui (con intervalli di confidenza al 95%).
E’ stato utilizzato l'approccio
GRADE (Grades of Recommendation, Assessment, Development and Evaluation) per valutare la certezza complessiva delle evidenze.
In questa revisione aggiornata rispetto alle precedenti, sono stati inclusi un totale di
25 studi (15.076 partecipanti), di cui 15 nuovi (11.501 partecipanti). Il
follow-up variava da 1 a 20 mesi.
E’ stato evidenziato che le
revisioni dei farmaci negli adulti ospedalizzati possono:
- avere un effetto minimo o nullo sulla mortalità (RR 0,96, IC 95% da 0,87 a 1,05; 18 studi, 10.108 partecipanti; prove a bassa certezza)
- probabilmente ridurre le riammissioni ospedaliere (RR 0,93, IC 95% da 0,89 a 0,98; 17 studi, 9561 partecipanti; evidenza di moderata certezza)
- ridurre i contatti al pronto soccorso (RR 0,84, 95% CI da 0,68 a 1,03; 8 studi, 3527 partecipanti; prove a bassa certezza)
- avere effetti molto incerti sulla qualità della vita correlata alla salute (SMD 0,10, 95% CI da -0,10 a 0,30 ; 4 prove, 392 partecipanti; evidenza di certezza molto bassa).
Quasi tutti i trial includevano pazienti
anziani in politerapia, il che
limita la generalizzabilità dei risultati oltre questa popolazione.
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