17/8/2019

17 agosto 2019 - This week in The Lancet


Il triste incremento degli omicidi di massa negli USA

Reaching critical mass on mass shootings
Sintesi di un rapporto dell'agosto scorso del National Council for Bevihoral Health, istituzione non for profit che riunisce i Centri pubblici e privati che si occupano di salute mentale, che racconta l'inquietante incremento degli omicidi di massa in USA. In particolare, secondo il rapporto, la psicopatologia è una delle cause, non la principale. Le altre vanno ricercate nell'isolamento dei maschi meno fortunati, celibi involontari (nello slang Internet gli INCELs, da involuntary celibate).

Albinismo in Africa, fenomeno relativamente frequente

People with albinism in Africa: contending with skin cancer
Articolo di Esther Nakkazi, giornalista scientifica e blogger ugandese, che racconta della relativa frequenza dell'albinismo tra africani, e, per gli stessi, della suscettibilità ai tumori della pelle ed anche alle aggressioni da parte dei corregionali.

Carenza di medici o di specialisti in Italia?

Health worker gap in Italy: the untold truthItaly: the untold truth
Il dott. Luca La Colla, anesesista italiano attualmente alla Duke University, interviene con una lettera al The Lancet nella quale fa presente ai lettori di questa rivista che la carenza dei medici in Italia non è assoluta ma solo relativa agli specialisti.

Risunkizumab per il trattamento della psoriasi

Risankizumab compared with adalimumab in patients with moderate-to-severe plaque psoriasis (IMMvent): a randomised, double-blind, active-comparator-controlled phase 3 trial
Trial che dimostra la superiorità del risunkizumab rispetto all'adalimuimab nel trattamento della psoriasi media e grave.

Recupero funzionale nei pazienti tetraplegici?

Nerve transfers to restore upper limb function in tetraplegia
Commento sulla descrizione della casistica dei pazienti tetraplegici per lesione midollare cervicale C5-C7 trattati con trapianto e reinnesto di nervi e tendini per il recupero della funzione degli arti superiori. Tutti trattati al Royal Melbourne Hospital dal chirurgo plastico Natasha van Zyl. Secondo il commentatore, nonostante i non pochi insuccessi, al momento la metodica usata dalla van Zyl è l'unica in grado di ottenere un qualche recupero funzionale .



Ricordiamo che a

The Lancet

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a cura del dottor. Luigi Tonelli, Direttore sanitario - Misericordia di Sesto Fiorentino