Changes in symptomatology, reinfection, and transmissibility associated with the SARS-CoV-2 variant B.1.1.7: an ecological studyGraham MS, Sudre CH, May A, Antonelli M, Murray B, Varsavsky T, et al.
The Lancet Public Health. April 12 2021. doi.org/10.1016/S2468-2667(21)00055-4
Genomic characteristics and clinical effect of the emergent SARS-CoV-2 B.1.1.7 lineage in London, UK: a whole-genome sequencing and hospital-based cohort studyFrampton D, Rampling T, Cross A, Bailey H, Heaney J, Byott M, et al.
The Lancet Infectious Diseases. April 12 2021. doi.org/10.1016/S1473-3099(21)00170-5
Due nuovi articoli, pubblicati su The Lancet Infectious Diseases e The Lancet Public Health,
non hanno trovato evidenze che le persone con Covid-19
B.1.1.7., la cosiddetta
variante inglese, presentino
sintomi peggiori o un rischio maggiore di sviluppare long Covid rispetto a quelli infettati con un diverso ceppo.
Tuttavia, la
carica virale e il numero R erano più alti per B.1.1.7., confermando l'evidenza che la variante inglese è
più trasmissibile del ceppo originario rilevato a Wuhan.
Gli autori di entrambi gli studi riconoscono che questi risultati differiscono da alcuni altri studi che esplorano la gravità della variante B.1.1.7. e sono concordi nell'auspicare ulteriori indagini su sintomatologia, ospedalizzazione e reinfezione utilizzando dati a livello individuale e monitoraggio continuo delle varianti.
L'
articolo di Mark Graham e colleghi su The Lancet Public Health indaga le associazioni tra la prevalenza della
variante SARS-CoV-2 B.1.1.7 e i
cambiamenti nella presentazione del virus, comprese le differenze nella sintomatologia, decorso della malattia, tasso di reinfezione e trasmissibilità. Lo studio ha utilizzato i
dati dell'app COVID Symptom Study nel Regno Unito sui risultati dei test SARS-CoV-2, le proporzioni della popolazione con
sintomi individuali auto-riportati e l'
ospedalizzazione auto-segnalata, in combinazione con i
dati genomici del Consorzio di genetica COVID-19 UK.
I risultati
non hanno indicato alcuna associazione tra la prevalenza di
B.1.1.7 e il tipo o la
frequenza dei sintomi segnalati dagli utenti (dopo aver controllato per età, sesso e variabili stagionali), la proporzione di casi
asintomatici, possibili
reinfezioni,
lunga durata della malattia o
ricovero in ospedale rispetto ad altri lineage. Analogamente a studi precedenti,
B.1.1.7 è stato stimato essere più contagioso delle varianti non VOC, aumentando il numero di riproduzione effettiva, Rt, di un fattore di 1,35 (95% CI 1,02–1,69).
Tuttavia, Graham e colleghi giungono a
conclusioni leggermente diverse sulle differenze nei sintomi rispetto per esempio a quelle dell'
Ufficio di statistica del Regno Unito (indagine del 27 gennaio 2021), che riferisce che una percentuale maggiore di individui risultati positivi per la variante B.1.1.7 aveva almeno un sintomo, rispetto a quelli senza la variante. La perdita del gusto e dell'olfatto era anche meno comune tra gli individui infettati da B.1.1.7, mentre tosse, mal di gola, mialgia e affaticamento erano segnalati più frequentemente (sebbene le differenze assolute fossero piccole).
Un altro
studio in Danimarca ha scoperto che gli individui infetti con B.1.1.7 erano a maggior rischio di ospedalizzazione, con un odds ratio aggiustato di 1,64 (IC 95% 1,32–2,04) per il ricovero ospedaliero rispetto alle altre varianti.
Il team di Graham riconosce i
limiti derivati dall'utilizzo di dati digitali auto-segnalati per questo tipo di analisi, incluso il bias di selezione dei dati basati su app, che potrebbe causare confusione e spiegare alcune delle differenze nei risultati. Le analisi ecologiche, come quella utilizzata, possono presentare infatti un approccio statistico limitato per stabilire associazioni.
Sebbene lo studio di Graham e colleghi non sia stato in grado di evidenziare i cambiamenti nel rischio di morte associati a B.1.1.7, altre analisi in individui con positività accertata alla variante inglese, hanno anche dimostrato che la
variante B.1.1.7 è associata a mortalità. Gli studi di
Davies et al.,
Grint et al. e
Challen et al. hanno stimato un aumento dell'hazard ratio per il rischio di morte del 61-67% per B.1.1.7. utilizzando dati a livello individuale.
Nell'altro
studio di coorte su The Lancet Infectious Diseases, Frampton e colleghi hanno raccolto, sequenziato e analizzato campioni positivi per SARS-CoV-2 al test PCR raccolti dal 9 novembre al 20 dicembre 2020 nei pazienti ricoverati in ospedale a Londra. L'obiettivo era verificare la presenza di mutazioni VOC e indagare l'associazione tra infezione B.1.1.7, malattia grave e mortalità a 28 giorni. I ricercatori confermano prove emergenti di una maggiore trasmissibilità di B.1.1.7, un aumento della carica virale confrontata tramite proxy, ma nessuna associazione della variante con la malattia grave in questa coorte ospedalizzata.
Per saperne di più:
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Changes in symptomatology, reinfection, and transmissibility associated with the SARS-CoV-2 variant B.1.1.7: an ecological study Graham MS, Sudre CH, May A, Antonelli M, Murray B, Varsavsky T, et al. The Lancet Public Health. April 12 2021. doi.org/10.1016/S2468-2667(21)00055-4
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Genomic characteristics and clinical effect of the emergent SARS-CoV-2 B.1.1.7 lineage in London, UK: a whole-genome sequencing and hospital-based cohort study Frampton D, Rampling T, Cross A, Bailey H, Heaney J, Byott M, et al. The Lancet Infectious Diseases. April 12 2021. doi.org/10.1016/S1473-3099(21)00170-5
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Office for National Statistics. Coronavirus (COVID-19) Infection Survey: characteristics of people testing positive for COVID-19 in England (27 gennaio 2021)
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Increased risk of hospitalisation associated with infection with SARS-CoV-2 lineage B.1.1.7 in Denmark Bager P, Wohlfahrt J, Fonager J, et al. SSRN. 2021; (published online March 2) (preprint).
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Increased mortality in community-tested cases of SARS-CoV-2 lineage B.1.1.7. Davies NG, Jarvis CI, Edmunds WJ, Jewell NP, Diaz-Ordaz K, Keogh RH Nature 2021 published online March 15 2021. doi.org/10.1038/s41586-021-03426-1
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Case fatality risk of the SARS-CoV-2 variant of concern B.1.1.7 in England, 16 November to 5 February. Grint DJ, Wing K, Williamson E, et al. Euro Surveill. 2021; 262100256.
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Risk of mortality in patients infected with SARS-CoV-2 variant of concern 202012/1: matched cohort study Challen R, Brooks-Pollock E, Read JM, Dyson L, Tsaneva-Atanasova K, Danon L BMJ. 2021; 372: n579.
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