E' appena uscito su JAMA l'articolo
Polypharmacy che rappresenta una guida per gli
anziani in politerapia (ovvero l’
assunzione di 5 o più farmaci). Tale condizione si verifica quando una persona è affetta da
più patologie, solitamente croniche, come l’ipertensione, l’osteoporosi, il diabete o la cardiopatia ischemica. E i cui rischi sono molteplici e possono essere legati alla non corretta assunzione dei farmaci.
Tra gli anziani non è infrequente, per esempio,
assumere un farmaco due volte oppure
dimenticare di assumerlo. Vi sono poi rischi collegabili all’
interazione farmaco-farmaco, ovvero l'interferenza tra due o più farmaci, oppure l’effetto che un farmaco somministrato per curare un certo sintomo può avere su un’altra patologia, aggravandola (effetto
interazione farmaco-malattia).
Gli autori suggeriscono alcuni
trucchi per ridurre i rischi connessi alla politerapia: occorre uno
schema preciso delle terapie assunte. Ma bisogna fare attenzione anche agli integratori e ai prodotti erboristici che possono interferire con il corretto funzionamento di alcuni farmaci.
Inoltre, per gestire al meglio le politerapie può essere utile
coinvolgere un familiare o un caregiver, specie per quei pazienti che faticano a ricordare e rischiano errori di somministrazione. I dispenser giornalieri e settimanali possono essere d'aiuto in modo da non ripetere l’assunzione più volte o, al contrario, dimenticare le pillole.
Determinante inoltre il
ruolo del medico curante, che deve essere al corrente di tutta la terapia assunta e avere chiaro perché un farmaco è stato prescritto e discutere con il proprio curante dei suoi possibili effetti collaterali che possono dipendere anche dalle condizioni generali di salute del singolo paziente.
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