Lo studio “
2017 Update on Medical Overuse. A Systematic Review” uscito su JAMA Internal Medicine il 2 ottobre scorso è il quarto "aggiornamento" che gli autori pubblicano sulle
procedure mediche di cui viene fatto un uso eccessivo.
Il termine
overuse è utilizzato
quando i danni potenziali di una procedura superano i potenziali vantaggi.
L'uso eccessivo può essere riferito a:
- accertamenti che portano alla diagnosi di malattie che non avrebbero mai causato sintomi (overdiagnosis, eccesso di diagnosi)
- all'utilizzo di terapie per le quali i danni superano i benefici o che sono impiegate nel trattamento di malattie sovra diagnosticate (overtreatment, trattamenti sovrautilizzati)
I ricercatori hanno analizzato 2252 articoli pubblicati nel 2016 e riportano le dieci procedure non usate in maniera appropriata, ma di grande impatto nella pratica clinica:
- ecocardiografia transesofagea
- angiografia polmonare Tac
- tomografia computerizzata usata su pazienti con sintomi polmonari lievi
- ecografia della carotide
- trattamento aggressivo del cancro alla prostata
- ossigeno dato a pazienti con brocnoneumopatia cronico ostruttiva ma con deficit moderato
- interventi sulle rotture del menisco nei casi di osteoartrite
- supporto nutrizionale ai pazienti gravi, che non varia l'esito della malattia
- uso indiscriminato di antibiotici
- uso di tecniche di imaging sul cuore
NBST non ha accesso online al full text dello studio, che però può essere richiesto alle biblioteche di riferimento.