18/1/2021

Plasma da convalescenti: la Commissione Europea sostiene i servizi trasfusionali di raccolta e studi recenti ne definiscono l'importanza

www.ec.europa.eu; www.nejm.org
Il cosiddetto “convalescent plasma” è stato ampiamente utilizzato per trattare la malattia da coronavirus 2019 (Covid-19) presumendo che tale plasma contenga anticorpi potenzialmente terapeutici contro SARS-CoV-2, che possono essere trasferiti passivamente al paziente infetto.

Negli scorsi giorni la Commissione Europea in un comunicato ha sottolineato che intende supportare il finanziamento a sostegno dei servizi trasfusionali, per aumentare la raccolta di plasma da convalescenti di COVID-19.

Le sovvenzioni sono il risultato di un invito rivolto lo scorso luglio a tutti i servizi trasfusionali pubblici e senza scopo di lucro dell'UE e del Regno Unito, a richiedere finanziamenti per l'acquisto di attrezzature per la raccolta del plasma.

Il CNS (Centro Nazionale Sangue) ricorda che ad agosto la Struttura Regionale di coordinamento Trasfusionale (SRT) della Regione Lombardia si è candidata capofila (Applicant) dei servizi trasfusionali (affiliated entities) che hanno espresso interesse di accesso al finanziamento e predisposto le proposte, come da bando europeo. In totale sono 14 le regioni e provincie autonome che hanno fatto richiesta. L’approvazione dei progetti permetterà di accedere al 100% dei fondi richiesti, circa 7.100.000 euro, su 36 milioni di euro messi a disposizione dalla Commissione per il totale dei progetti.

Come si legge, nel comunicato dell'11 gennaio scorso della Commissione Europea, le sovvenzioni sosterranno l'acquisto di una serie di macchine per plasmaferesi e delle apparecchiature associate, inclusi kit di raccolta, apparecchiature di conservazione, test di laboratorio e caratterizzazione del plasma, nonché i cambiamenti organizzativi all'interno dei centri del sangue.
Il trattamento prevede la trasfusione di plasma convalescente a pazienti malati per aumentare la loro immunità e la capacità di combattere il virus. Può anche essere fornito all'industria per la purificazione degli anticorpi per produrre un medicinale COVID-19 (immunoglobina).

L'efficacia di entrambi questi approcci sono oggetto di studio in tutto il mondo, anche nei progetti di ricerca dell'UE finanziati da Horizon 2020, e si basano sulla raccolta di grandi quantità di plasma convalescente donato da pazienti guariti.

I risultati preliminari sono promettenti, con evidenza di un'incidenza molto bassa di reazioni avverse e segnali di efficacia. Sono imminenti ulteriori risultati da studi clinici completi.
I risultati fino ad oggi suggeriscono che la trasfusione precoce di donazioni con alte concentrazioni di anticorpi è più efficace nel ridurre la mortalità dei pazienti. Ciò implica che dovrebbe essere raccolto il maggior numero possibile di donazioni per garantire che quelle ricche di anticorpi possano essere fornite ai pazienti.

I risultati degli ultimi studi: l'importanza di alti livelli/titoli di anticorpi nel plasma e la terapia precoce

Secondo uno studio pubblicato da New England Journal of Medicine, la somministrazione di plasma ricco di anticorpi a pazienti adulti ospedalizzati con COVID-19, che non necessitavano di ventilazione meccanica, era collegata a un minor rischio di morte rispetto alla trasfusione di plasma con concentrazioni di anticorpi inferiori.

In questo studio retrospettivo, basato su un registro nazionale degli Stati Uniti, gli autori hanno determinato i livelli di anticorpi IgG anti-SARS-CoV-2 nel plasma utilizzato per il trattamento di adulti ospedalizzati con Covid-19. L'outcome primario era la morte entro 30 giorni dalla trasfusione di plasma. Sono stati inclusi nell'analisi i pazienti arruolati fino al 4 luglio 2020 e per i quali erano disponibili dati sui livelli di anticorpi anti-SARS-CoV-2 nelle trasfusioni di plasma e sulla mortalità a 30 giorni.

Dei 3082 pazienti inclusi in questa analisi, la morte entro 30 giorni dalla trasfusione di plasma si è verificata in 115 pazienti su 515 (22,3%) nel gruppo ad alto titolo di anticorpi, 549 pazienti su 2006 (27,4%) nel gruppo a titolo medio e 166 di 561 pazienti (29,6%) nel gruppo a basso titolo.

L'associazione dei livelli di anticorpi anti-SARS-CoV-2 con il rischio di morte per Covid-19 è stata moderata dal ricorso alla ventilazione meccanica. Un rischio inferiore di morte entro 30 giorni nel gruppo ad alto titolo rispetto al gruppo a basso titolo è stato osservato tra i pazienti che non avevano ricevuto ventilazione meccanica prima della trasfusione (rischio relativo, 0,66; intervallo di confidenza al 95% [CI], 0,48-0,91 ) e non è stato osservato alcun effetto sul rischio di morte tra i pazienti che avevano ricevuto ventilazione meccanica (rischio relativo, 1,02; IC 95%, 0,78-1,32).

Un altro studio, randomizzato in doppio cieco e controllato, focalizza l’importanza dell’inizio precoce della terapia con plasma convalescente con alti titoli di IgG, entro 72 ore dall’insorgenza di lievi sintomi, in pazienti anziani. L'endpoint primario era una malattia respiratoria grave, definita come una frequenza respiratoria di 30 respiri al minuto o più, una saturazione di ossigeno inferiore al 93% mentre il paziente respirava, o entrambi.

Lo studio è stato interrotto anticipatamente al 76% della dimensione del campione previsto perché i casi di Covid-19 nella regione dello studio sono diminuiti notevolmente e l'arruolamento costante dei pazienti dello studio è diventato praticamente impossibile.
Un totale di 160 pazienti sono stati sottoposti a randomizzazione. Nella popolazione intent-to-treat, una grave malattia respiratoria si è sviluppata in 13 su 80 pazienti (16%) che hanno ricevuto plasma convalescente e 25 su 80 pazienti (31%) che hanno ricevuto placebo (rischio relativo, 0,52; intervallo di confidenza al 95% [CI ], da 0,29 a 0,94; P = 0,03), con una riduzione del rischio relativo del 48%.

Un'analisi intent-to-treat modificata che ha escluso 6 pazienti che avevano un evento end-point primario prima dell'infusione di plasma convalescente o placebo ha mostrato una dimensione dell'effetto maggiore (rischio relativo, 0,40; intervallo di confidenza al 95% [CI ], da 0,20 a 0,81). Non sono stati osservati eventi avversi indotti. La somministrazione precoce di plasma convalescente ad alto titolo contro SARS-CoV-2 in anziani con infezione lieve ha ridotto dunque la progressione del Covid-19.


Per saperne di più:

quadratino COVID-19: la Commissione sostiene i servizi trasfusionali per aumentare la raccolta di plasma da convalescenti.
Commissione Europea, Comunicato stampa, 11 gennaio 2021.

Coronavirus: la Commissione europea rafforza il sostegno al trattamento con plasma da convalescenti.
Commissione Europea, Comunicato stampa, 31 luglio 2020.

quadratino Convalescent Plasma Antibody Levels and the Risk of Death from Covid-19
Joyner M.J., Carter R.E., Senefeld J.W., et al. NEJM Jan 13, 2021.

quadratino Early High-Titer Plasma Therapy to Prevent Severe Covid-19 in Older Adults
Romina Libster, Gonzalo Pérez Marc, Diego Wappner, et al. NEJM Jan 6, 2021

quadratino Articolo correlato:
NBST. Terapia con plasma iperimmune: non un medicinale, ma un emocomponente. Cura ancora sperimentale, consentito l’uso compassionevole. 10 Novembre 2020