Sulla base delle nuove informazioni,
il rischio associato all'introduzione e alla diffusione nella comunità delle nuove varianti Covid-19 è stato elevato ad alto/molto alto e le opzioni di risposta sono state adeguate alla situazione attuale.
I virus cambiano costantemente: le variazioni del virus SARS-CoV-2, per processi di evoluzione e adattamento, sono state osservate in tutto il mondo.
Sebbene la maggior parte delle mutazioni emergenti non avrà un impatto significativo sulla diffusione del virus, alcune
mutazioni o combinazioni di mutazioni possono fornire al virus un vantaggio selettivo, come una maggiore trasmissibilità o la capacità di eludere la risposta immunitaria dell'ospite.
Covid variants of concern: le varianti pericolose di SARS-CoV-2
L'European Centre for Disease prevention and Control riporta nuove informazioni sulla diffusione di tre varianti di virus (VOC 202012/01, 501Y.V2 e variante P.1). Queste varianti sono considerate preoccupanti a causa delle mutazioni che hanno portato ad una
maggiore trasmissibilità e al deterioramento delle situazioni epidemiologiche nelle aree in cui si sono recentemente diffuse.
Questa infografica fornisce informazioni sulle tre attuali varianti rilevate nel Regno Unito, Sud Africa, Brasile e Giappone.
VOC 202012/01 la variante inglese
questa variante è stata identificata per la prima volta nel sud del Regno Unito nel dicembre 2020. Il primo campione in cui è stato possibile identificare VOC 202012/01 è stato fatto risalire a settembre 2020.
Da allora, la variante è diventata la predominante circolante nel Regno Unito.
È caratterizzata da una
trasmissibilità notevolmente aumentata, che ha contribuito ad aumentare l'incidenza, i ricoveri e la pressione sul sistema sanitario dalla seconda metà di dicembre 2020.
Per questo motivo il Regno Unito ha implementato interventi non farmaceutici (NPI) più severi per ridurne la trasmissione.
Studi preliminari indicano che
non ci sono prove che il
VOC 202012/01 sia associato a una gravità di infezione significativamente diversa o che colpisca in modo sproporzionato determinati gruppi di età più dei precedenti virus circolanti.
Tuttavia, a seguito dell'aumentata incidenza, a fine 2020 il
Regno Unito aveva riportato la più alta mortalità giornaliera per COVID-19 dall'inizio della pandemia. L'
Irlanda, dove è stata recentemente individuata anche la circolazione locale del VOC 202012/01, ha registrato un aumento del numero di casi e dei ricoveri, una pressione crescente sul sistema sanitario e ha dovuto anch'essa implementare NPI più rigorosi. Anche la
Danimarca ha osservato la trasmissione comunitaria di VOC 202012/01 e in risposta ha rafforzato gli NPI e prolungato le misure per tutto il gennaio 2021.
501Y.V2 la variante sudafricana
La variante 501Y.V2 è stata identificata per la prima volta in Sud Africa nel dicembre 2020, dove ora è la variante più diffusa. I risultati preliminari indicano che questa variante può anche avere una maggiore trasmissibilità. Tuttavia, come per VOC 202012/01, in questa fase non è chiaro se la variante 501Y.V2 provochi un cambiamento nella gravità della malattia.
Al 19 gennaio 2021,
501Y.V2 è stato identificato in 10 paesi europei. Un cluster di questa variante è attualmente allo studio in Francia.
Oltre alla Francia, anche Israele e Regno Unito hanno segnalato casi o gruppi di casi 501Y.V2 sebbene non legati ai viaggi. I restanti casi identificati in Unione europea erano per lo più dovuti a viaggi, ma non solo dal Sud Africa.
P.1 la variante brasiliana
La
variante P.1 è stata finora identificata solo
in Brasile e nei viaggiatori dal Brasile (principalmente dallo Stato di Amazonas) segnalati in Giappone e Corea del Sud. La capitale dell'Amazzonia, Manaus, sta attualmente vivendo un aumento dei casi di COVID-19, che esercitano una pressione significativa sul sistema sanitario.
La
sottovalutazione delle infezioni da SARS-CoV-2 in generale e la percentuale molto ridotta di casi sottoposti a sequenziamento nella maggior parte dei paesi dell'UE/SEE, possono portare a una grande sottovalutazione del numero reale di infezioni da VOC 202012/01, 501Y.V2 e P.1 e di altre potenziali varianti che possono contribuire a rapidi cambiamenti epidemiologici.
Rischi associati alla diffusione delle varianti
Sulla base delle nuove informazioni, il
rischio associato all'introduzione e alla diffusione nella comunità di varianti di preoccupazione è stato
innalzato ad alto/molto alto e le opzioni di risposta sono state adeguate alla situazione attuale.
L'ECDC valuta la
probabilità dell'introduzione e della diffusione nella comunità di varianti preoccupanti nell'UE/SEE come molto elevata a causa della loro maggiore trasmissibilità. È probabile che una tale maggiore trasmissibilità porti a un aumento del numero di infezioni. Questo, a sua volta, rischia di portare a tassi di ospedalizzazione e mortalità più elevati in tutti i gruppi di età, ma in particolare per quelli in età avanzata o con comorbilità. Di conseguenza, sono necessari NPI più severi per ridurre la trasmissione e alleviare la pressione sui sistemi sanitari. Pertanto, l'impatto dell'introduzione e della diffusione nella comunità è considerato elevato.
Varianti Covid, opzioni per la risposta: sorveglianza, misure di restrizione, limitazioni ai viaggi e vaccinazioni
Gli Stati membri dovrebbero continuare a
monitorare i cambiamenti locali nei tassi di trasmissione o nella gravità dell'infezione per identificare e valutare la circolazione e l'impatto delle varianti. Al fine di rilevare l'introduzione di varianti note, nonché l'emergere di nuove varianti, diventa fondamentale
aumentare il livello di sorveglianza e sequenziamento di un campione rappresentativo di casi di COVID-19 comunitari.
I
laboratori, oltre ad aumentare il turnover delle analisi, dovrebbero:
- prendere in considerazione l'implementazione dello screening preliminare diagnostico per le varianti problematiche (ad esempio N501Y e delezione 69-70)
- garantire che le risorse siano disponibili per gestire un numero crescente di richieste di rilevamento e caratterizzazione dei campioni COVID-19
- aumentare la capacità di sequenziamento facendo uso di tutta la capacità di sequenziamento possibile da laboratori clinici, diagnostici, accademici e commerciali in diversi settori.
Al fine di controllare la diffusione e l'impatto delle varianti emergenti SARS-CoV-2 con una maggiore trasmissibilità, è necessaria una
compliance di adesione agli NPI, inclusi gli NPI potenzialmente più severi di quelli attualmente in vigore, e il
rilevamento dei casi rafforzato con il
tracciamento dei contatti. Poiché i gruppi di popolazione responsabili della trasmissione (driving) non saranno ancora sottoposti a vaccinazione per alcuni mesi, si raccomanda agli Stati membri di essere molto cauti nell'allentare gli NPI.
Inoltre, alla luce delle prove di una trasmissibilità sostanzialmente più elevata delle nuove varianti, le autorità nazionali dovrebbero piuttosto essere pronte a far rispettare
misure ancora più rigorose, comunicando con la popolazione e impegnandosi a incoraggiarne il rispetto. In generale, la
ricerca dei contatti dovrebbe essere rafforzata e il suo campo di applicazione ampliato in relazione ai casi sospettati di essere infettati da nuove varianti.
Al fine di rallentare l'importazione e la diffusione delle nuove varianti preoccupanti della SARS-CoV-2, l'ECDC raccomanda di
evitare viaggi non essenziali. Oltre a ciò e alle restrizioni sui viaggi per le persone infette, dovrebbero essere mantenute misure come il
test e la quarantena dei viaggiatori, in particolare per i viaggiatori provenienti da aree con una maggiore incidenza delle nuove varianti.
In caso di sequenziamento è inadeguato, per escludere la possibilità di una maggiore incidenza delle nuove varianti, come da raccomandazioni dell'ECDC sul sequenziamento genomico, dovrebbero essere prese in considerazione anche misure di
restrizione per i viaggi dalle aree in cui vi è un alto tasso di trasmissione nella comunità. Proprio per questo motivo il Ministro della Salute italiano ha firmato una
nuova ordinanza che blocca i voli in partenza dal Brasile e vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni vi sia transitato.
Gli Stati membri sono altresì incoraggiati ad
accelerare il ritmo della vaccinazione per i
gruppi ad alto rischio, come gli anziani e gli operatori sanitari. In questa fase, la vaccinazione dovrebbe concentrarsi sulla protezione delle persone più a rischio di malattie gravi e sulla riduzione della morbilità, mortalità e del carico sui sistemi sanitari. È importante, infatti, utilizzare i vaccini disponibili per fornire protezione a coloro che sono più vulnerabili e ai lavoratori chiave contro le attuali varianti di virus circolanti nell'UE/SEE e, si spera, anche contro una o tutte le nuove varianti preoccupanti.
La valutazione del
VOC 202012/01 suggerisce che l'
immunità incrociata è presente, mentre le indagini sulle altre varianti preoccupanti sono ancora in corso. Gli Stati membri dovrebbero monitorare l'
efficacia del vaccino per queste nuove varianti. Gli aumenti improvvisi (
breakthrough) delle infezioni dovrebbero essere monitorati, investigati attentamente (compreso il sequenziamento della variante del virus che causa l'infezione) e segnalati alle agenzie di sanità pubblica e di regolamentazione per consentire una panoramica a livello nazionale e dell'UE.
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