21/2/2023

Reparti virtuali, senza pareti e confini: realtà possibile?

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Il concetto di "virtual wards" esiste da tempo. Durante la pandemia, l'uso di reparti virtuali è stato ampliato con apparenti buoni effetti per gestire selezionati pazienti con COVID-19, utilizzando ad esempio i pulsossimetri e il monitoraggio attraverso cure secondarie.

Successivamente, in particolare nell'NHS britannico, sono stati effettuati investimenti su larga scala per espandere i reparti virtuali, così da includere i pazienti con fragilità.

Per supportare i sistemi di assistenza integrati e i fornitori di servizi, nella creazione e nell'espansione di reparti virtuali, sono stati introdotti due percorsi ad alta priorità: reparti virtuali per infezioni acute delle vie respiratorie e ospedale a domicilio per persone con fragilità.

Si tratta di un cambiamento radicale nel modo in cui l'assistenza sanitaria può essere fornita agli anziani e un'area che attualmente riscuote interesse e un gran numero di finanziamenti.

Una sintesi rapida delle evidenze è stata condotta con lo scopo di riassumere rapidamente le prove esistenti su:
  • efficacia clinica ed efficacia in termini di costi dei reparti virtuali
  • barriere e facilitatori al loro uso
  • modalità di utilizzo
  • esperienza di pazienti, assistenti e personale sanitario.
Per questo studio, è stato adottato un focus sulla rilevanza delle evidenze per le persone anziane e le persone con fragilità.

Nel marzo 2022, sono stati consultati Medline, CINAHL, il database Cochrane delle revisioni sistematiche e medRxiv, e sono state selezionate e incluse nella revisioni 28 sintesi di evidenze principalmente relative all'ospedale a domicilio (vedi figura 1).
virtual ward fig1
Il Box 1 evidenzia i servizi e la terminologia utilizzati nella pratica.

Reparti virtuali, ospedale a domicilio e monitoraggio remoto
  • Servizi ospedalieri a domicilio (hospital at home) forniscono assistenza in presenza a domicilio attraverso un team multidisciplinare. Sono forniti come alternativa alle cure ospedaliere.
  • Reparti virtuali (virtual wards) sono un'alternativa, guidata e gestita dall'ospedale, per cure di solitamente assistenza ospedaliera (in-patient hospital care) supportate dalla tecnologia. Consentono di erogare a domicilio cure per le fasi acute, monitoraggio e trattamento per prevenire i ricoveri o sostenere la dimissione anticipata. Usano una combinazione variabile di monitoraggio remoto e assistenza in presenza e possono incorporare il monitoraggio remoto, ad esempio tramite app, piattaforme tecnologiche, dispositivi indossabili e dispositivi come pulsossimetri.
  • Monitoraggio remoto (remote monitoring) include aspetti di molti reparti virtuali, ma è un termine più ampio e non è sempre limitato a persone che altrimenti richiederebbero cure ospedaliere.
  • Modelli di cura intensificata (step-up models of care) utilizzano reparti virtuali o l'ospedale a domicilio come alternativa per evitare il ricovero ospedaliero.
  • Modelli di cura graduali (step-down models of care) utilizzano la dimissione anticipata verso reparto virtuale o ospedale a domicilio come condizione che altrimenti avrebbe richiesto la continuazione dell'assistenza ospedaliera.

La sintesi dei risultati

Come si comprende dal Box 1 (sopra riportato), che riassume la terminologia spesso utilizzata, esiste una stretta relazione tra i servizi descritti come “reparti virtuali” e “ospedale a domicilio”.

Ciò significa che le evidenze sui servizi ospedalieri a domicilio sono direttamente rilevanti per i reparti virtuali che si occupano degli anziani, mentre le evidenze sul monitoraggio remoto possono essere meno direttamente rilevanti.
  • Esiste una certezza delle evidenze da bassa a moderata, che gli esiti clinici, inclusa la mortalità (esempio RR aggregato 0,77, IC 95% 0,60-0,99), siano probabilmente equivalenti o migliori nel caso di ospedale a domicilio.
  • I successivi ricoveri per cure residenziali sono probabilmente ridotti (esempio RR aggregato 0,35, IC 95% 0,22–0,57).
  • Le evidenze di efficacia in termini di costi hanno dimostrato problemi metodologici, il che significa che i risultati sono incerti.
  • Sono scarse le evidenze sulle implicazioni in termini di costi per pazienti e assistenti.
  • Barriere e facilitatori operano su più livelli (organizzativo, clinico e relativo ai pazienti).
  • La soddisfazione del paziente può essere migliorata dall'ospedale a casa rispetto alle cure ospedaliere, ma sono limitate le evidenze delle esperienze dei caregiver.

Qualche considerazione

Questa sintesi rapida ha stabilito che, sebbene esista una base di evidenze sostanziali per l'ospedale a domicilio, è necessaria una solida valutazione dei modelli di assistenza nei reparti virtuali, data la rapida espansione del loro utilizzo in seguito a COVID-19.

Mancano indicazioni per gli aspetti chiave della costituzione di reparti virtuali, comprese le caratteristiche del team, la selezione degli esiti e la protezione dei dati. E questo suggerisce che lo sviluppo e la diffusione di linee guida basate sull'evidenza siano una priorità.

Per quanto riguarda la fragilità, ci saranno implicazioni significative sulla progettazione della forza lavoro per supportare lo sviluppo dei servizi ospedalieri a domicilio, e su come la tecnologia potrebbe essere utilizzata in modo utile.

Potrebbero anche essere utili distinzioni nella modellazione dei servizi e nella raccolta dei dati tra la prevenzione del deterioramento e la gestione delle condizioni a lungo termine, ad esempio, nel contesto dell'insufficienza cardiaca, rispetto alla gestione del deterioramento acuto.

Le prove esistenti suggeriscono che i risultati clinici per l'ospedale domiciliare sono in gran parte paragonabili a quelli dell'assistenza ospedaliera, anche se con qualche variazione nelle riammissioni e nella durata della degenza tra i gruppi di pazienti e i modelli di assistenza.

È probabile che il ruolo della famiglia e di altri assistenti informali sia la chiave per il successo dell'attuazione dei reparti virtuali, dati i servizi utilizzati frequentemente da persone che hanno esigenze di assistenza anche prima della malattia acuta.

Il peso sostenuto da chi assiste il malato (carer) e il rischio di burnout sono stati identificati come fattori chiave, ma c'è poca valutazione dell'impatto, compreso l'impatto finanziario, sui carers. La valutazione dei reparti virtuali dovrebbe invece primariamente includere gli esiti per i carers e le loro esperienze.

La valutazione dei reparti virtuali che condividono molte caratteristiche con l'ospedale a domicilio, potrebbe quindi dover dare la priorità alle altre questioni affrontate qui, relative a costo-efficacia, barriere all'implementazione ed esperienze di pazienti e assistenti.

La ricerca in questo settore si sta evolvendo rapidamente con la disponibilità di studi primari rigorosi, dimostrando che è importante che l'implementazione dei servizi sia supportata da evidenze.

Approcci come le living systematic review (revisioni continuamente aggiornate) possono rivelarsi utili per garantire che la pratica sia rafforzata da una base di evidenze in rapido sviluppo.


Per saperne di più:

quadratino Virtual wards: a rapid evidence synthesis and implications for the care of older people.
Norman G, Bennett P, Vardy ERLC. Age Ageing. 2023 Jan 8;52(1):afac319. doi: 10.1093/ageing/afac319. PMID: 36633298; PMCID: PMC9835137.