30/10/2023

L'interazione tra le generazioni potrebbe portare benefici per tutti

Campbell Systematic Reviews
Il concetto di “intergenerational practice” riunisce le persone in attività determinate e reciprocamente vantaggiose, che promuovono maggiore comprensione e rispetto tra generazioni diverse e contribuiscono a costruire comunità più coese.

La collaborazione tra generazioni è inclusiva e si basa sulle risorse positive che le generazioni più giovani e quelle più anziane hanno da offrire reciprocamente e a chi le circonda; non si limita a riunire giovani e anziani, ma costituisce un approccio sistemico allo sviluppo e al benessere della comunità, riconoscendo e valorizzando il contributo di tutte le generazioni che lì vivono. Tutti noi abbiamo un ruolo nel sostenere la crescita della collaborazione con approcci intergenerazionali. (Fonte: Beth Johnson Foundation. Intergenerational working).

Interventi intergenerazionali e loro impatto: mappa di evidenze e lacune nelle ricerche 

In uno studio pubblicato all’inizio del 2023 viene evidenziato come le opportunità di connessione sociale tra generazioni nel Regno Unito [N.d:R. la stessa situazione si presenta anche in Italia] siano diminuite negli ultimi decenni a causa dei cambiamenti nel modo in cui viviamo e lavoriamo.

Il declino di spazi comuni come biblioteche, centri giovanili e comunitari comporta minori opportunità di incontrare e socializzare con altre generazioni al di fuori delle stesse famiglie. Si suppone che anche il prolungamento dell’orario di lavoro, il miglioramento della tecnologia, i cambiamenti nei modelli familiari, la rottura dei rapporti all’interno delle famiglie e la migrazione siano fattori che contribuiscono alla segregazione generazionale

Ci sono molti potenziali impatti economici, sociali e politici delle generazioni che vivono vite separate e parallele, ad esempio, maggiori costi sanitari e di assistenza sociale, un indebolimento della fiducia tra generazioni, una riduzione del capitale sociale, una dipendenza dai media per comprendere i punti di vista degli altri e livelli più elevati di ansia e solitudine.

I programmi e le attività intergenerazionali possono assumere molte forme e vengono offerti in molti contesti. Le evidenze suggeriscono che gli scambi tra generazioni possono avere un effetto positivo sui partecipanti, ad esempio riducendo isolamento ed esclusione sia degli anziani che dei bambini e dei giovani, migliorando la salute mentale, aumentando la comprensione reciproca e affrontando questioni importanti come l’ageism, l’ospitalità e l’assistenza.

Al momento non esiste una mappatura di evidenza e gap (evidence and gap map - EGM) che affronti questo tipo di intervento. Per questo, è stata svolta nel 2021 una ricerca bibliografica per identificare, valutare e riunire le evidenze dell’uso delle attività intergenerazionali, per rispondere alle seguenti domande:
  • qual è il volume, la natura e la diversità della ricerca e della valutazione della pratica e dell’apprendimento intergenerazionale?
  • quali approcci sono stati utilizzati per fornire attività e programmi intergenerazionali che potrebbero essere rilevanti per esempio al fine di offrire tali servizi durante e nella successiva ripresa dalla pandemia di COVID-19?
  • quali attività e programmi intergenerazionali promettenti sono stati sviluppati e vengono utilizzati ma non sono ancora stati soggetti a valutazione formale?
Gli autori della revisione hanno sviluppato un ampio modello logico per rappresentare il percorso generale previsto in qualsiasi intervento intergenerazionale (Figure 1).
 
Nella revisione sono stati inclusi tutti gli interventi che riuniscono anziani e giovani con lo scopo di interagire per ottenere risultati positivi in termini di salute e/o sociali e/o educativi, da qualsiasi disegno di studio, comprese revisioni sistematiche, studi controllati randomizzati, studi osservazionali, indagini e studi qualitativi.

I titoli e gli abstract, e successivamente i testi completi, dei documenti identificati dai metodi di ricerca sono stati valutati rispetto ai criteri di inclusione da due revisori indipendenti.
La figura 2 mostra il prisma flow diagram nel processo di screening e di selezione.
intervento intergenerazionale selezione articoliLa ricerca bibliografica ha identificato 12.056 riferimenti; 500 studi condotti in 27 paesi sono stati selezionati e inclusi nella mappa delle evidenze e delle lacune. 
Sono state identificate 26 revisioni sistematiche, 236 studi comparativi quantitativi (di cui 38 erano studi randomizzati e controllati), 227 studi qualitativi (o che avevano un elemento qualitativo), 105 studi osservazionali (o che avevano elementi di metodi osservazionali) e 82 che utilizzavano approccio di metodi misti. 
I setting dove si sono svolti gli interventi di attività intergenerazionali sono evidenziati nella tabella 3.
intervento intergenerazionale setting
Le attività incluse negli interventi intergenerazionali sono descritte nella tabella 4.
intervento intergenerazionale attivita

I risultati riportati nella ricerca comprendono:
  • salute mentale (n = 73)
  • salute fisica (n = 62)
  • risultati ottenuti e conoscenza (n = 165)
  • azioni (n = 174)
  • benessere mentale (n = 224)
  • solitudine e isolamento sociale (n = 54)
  • atteggiamenti verso l'altra generazione (n = 283)
  • interazioni intergenerazionali (n = 196)
  • interazioni tra pari (n = 30)
  • promozione della salute (n = 23) che comprende risultati quali:
    • impatto sulla comunità (n=37)
    • percezioni sul senso di comunità (n=43).
Tuttavia sono state riscontrate dieci aree in cui vi sono lacune nelle evidenze.
  1. molti degli studi inclusi nella revisione hanno valutato l’impatto degli interventi intergenerazionali solo su una delle generazioni, spesso misurando e riportando i risultati solo per le persone anziane
  2. evidenze di ricerca per interventi classificati come Livelli 1-4 (Learn About the Other Age Group, Seeing the Other Age Group at a Distance, Meeting Each Other, Annual or Infrequent Activities) e 7 (Creating Intergenerational Settings) della Kaplans Intergenerational Engagement Scale (Kaplan, 2004)
  3. effetti sulla salute mentale nei bambini e nei giovani
  4. solitudine e isolamento sociale nei bambini e nei giovani, sia come risultato che come caratteristica mirata
  5. interazioni tra pari, risultati sulla salute fisica e promozione della salute nei bambini e nei giovani
  6. promozione della salute negli anziani
  7. risultati centrati sugli altri, ad esempio, badanti, operatori sanitari.. per salute mentale, benessere mentale e atteggiamenti
  8. valutazioni economiche
  9. risultati del processo, come quelli relativi alla gestione del rischio
  10. esiti avversi/inattesi, sebbene spesso riportati, non sono misurati in modo coerente o riportati in modo affidabile.
La mappa completa delle evidenze e delle lacune, può essere consultata online.

Sebbene nella mappa sia stata individuata una notevole quantità di ricerche sugli interventi intergenerazionali, ma anche lacune, è necessario esplorare interventi promettenti non ancora valutati formalmente. La ricerca su questo tema sta gradualmente aumentando e le revisioni sistematiche saranno importanti per determinare come e quali interventi siano più vantaggiosi. Tuttavia, la ricerca primaria deve essere sviluppata in modo più coeso così che i risultati siano comparabili e non siano sprecate indagini.

La mappa EGM presentata sarà una risorsa utile per i decisori consentendo loro di esplorare le prove relative ai diversi interventi che potrebbero essere rilevanti per i bisogni della loro popolazione di riferimento e i contesti o le risorse a loro disposizione.

Qual è l'effetto delle attività intergenerazionali sul benessere e sulla salute mentale degli anziani?

Alcuni degli autori dello studio prima citato, hanno realizzato una revisione sistematica che esamina l’impatto degli interventi intergenerazionali sul benessere e sulla salute mentale degli anziani e identifica aree per la ricerca futura, nonché i messaggi chiave per i committenti dei servizi.

Sulla base della mappatura EGM della precedente revisione, è stato effettuato un aggiornamento della ricerca al giugno 2023, per identificare studi randomizzati e controllati su interventi intergenerazionali che riportano risultati di salute mentale e benessere per le persone anziane.

Sono stati inclusi studi che hanno coinvolto persone giovani e anziane senza legami di parentela, con almeno una generazione mancante tra di loro.  Infine, come dettagliato nella figura 2, sono stati selezionati 14 trial condotti in sei differenti paesi: US, Giappone, Italia, Spagna, Australia e Canada.
intervento intergenerazionale selezione articoli revisione2
Gli studi presentavano alcuni importanti punti deboli metodologici. Gli interventi sono stati erogati principalmente di persona e spesso in gruppo; includevano programmi di visita, di volontariato scolastico, interventi basati sulla musica o orientati a compiti quali attività ambientati multigenerazionali in un parco, attività di rievocazione, programmi di gestione dell'aggressività, apprendimento di una lingua, realizzazione di cambiamenti ambientali locali e progetti di lavoro all'interno della scuola. 

Gli interventi intergenerazionali hanno mostrato una piccola tendenza positiva verso il miglioramento dell'autostima (dimensione dell'effetto: 0,33, intervallo di confidenza al 95% [CI]: -0,35, 1,01; figura 5) e della depressione (ES: 0,19, IC al 95%: -0,23, 0,60; figura 6) per gli anziani partecipanti. Tuttavia, a causa delle dimensioni ridotte dello studio e del basso numero di studi disponibili, non è possibile essere sicuri degli eventuali effetti. 

Nei trial, vengono riportati i risultati per altri esiti relativi alla salute mentale e al benessere, ma a causa della scarsa sovrapposizione in valutazioni comparabili tra gli studi, non è stato possibile combinarli per valutare la forza delle prove. Non c’erano dati sull’isolamento sociale, sulla salute spirituale o sul senso di comunità, né studi a lungo termine o dati sull’equità. 
Sappiamo ancora molto poco su cosa funziona, come e perché. Mentre alcuni interventi utilizzano teorie e logica per orientare il loro sviluppo, altri no. 


Alcune proposte conclusive

I committenti e gli sviluppatori degli interventi dovrebbero garantire che gli interventi intergenerazionali forniscano prove teoriche sufficienti sulla logica di base e dovrebbero migliorare la loro considerazione dell’equità. La ricerca necessita di misure più coerenti e concordate per riportare i risultati, compresi gli effetti sulla comunità (set di risultati principali).

La ricerca dovrebbe inoltre misurare i risultati sulla popolazione coinvolta, sia più anziana che giovane. Sono anche necessarie ulteriori ricerche sull’impatto a lungo termine sui risultati (ovvero se i partecipanti debbano continuare a essere coinvolti in un “intervento” per continuare a trarne beneficio) e sulla sostenibilità degli interventi, che va oltre il finanziamento iniziale del progetto di ricerca. A sostegno di ciò, gli stakeholder coinvolti nella realizzazione dello studio qui presentato, hanno sottolineato che gli interventi avviati per la ricerca e poi terminati (di solito entro un anno) non sono utili.

Per saperne di più:

Non-familial intergenerational interventions and their impact on social and mental wellbeing of both younger and older people-A mapping review and evidence and gap map.
Campbell F, Whear R, Rogers M, Sutton A, Robinson-Carter E, Barlow J, Sharpe R, Cohen S, Wolstenholme L, Thompson-Coon J. Campbell Syst Rev. 2023 Feb 16;19(1):e1306. doi: 10.1002/cl2.1306. PMID: 36913218; PMCID: PMC9934919.

What is the effect of intergenerational activities on the wellbeing and mental health of older people?: A systematic review
Whear R, Campbell F, Rogers M, Sutton A, Robinson-Carter E, Sharpe R, Cohen S, Fergy R, Garside R, Kneale D, Melendez-Torres GJ, Thompson-Coon J. Campbell Syst Rev. 2023 Oct 3;19(4):e1355. doi: 10.1002/cl2.1355. PMID: 37795424; PMCID: PMC10546258.

Per approfondire:

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