Le evidenze dimostrano che una
vita sedentaria può
ridurne la durata e
aumentare significativamente il
rischio di malattie cardiovascolari.
Tuttavia il
numero ottimale di passi da effettuare, sia il limite (cut-off) oltre il quale possiamo avere benefici per la salute, sia il limite massimo (se presente), e il loro ruolo per il nostro benessere non sono ancora chiari.
Una recente
revisione sistematica e metanalisi uscita sul
Journal of the American College of Cardiology (JACC) e una
precedente metanalisi pubblicata sullo
European Journal of Preventive Cardiology rivolgono l’attenzione a quali siano i
limiti minimi e massimi dei
passi da effettuare ogni giorno per avere un effetto positivo sulla salute.
Entrambi gli studi, nonostante le differenze d’impostazione e la disomogeneità di alcuni risultati, indicano utili valori di riferimento paragonabili.
Passi giornalieri per ridurre la mortalità per tutte le cause e l'incidenza di eventi cardiovascolari fatali e non
La
revisione del JACC
ha cercato di quantificare le
associazioni dose-risposta dei parametri di conteggio dei passi, misurati oggettivamente nella popolazione generale, con gli esiti primari di mortalità per tutte le cause e di incidenza di eventi cardiovascolari (CVD).
Le ricerche bibliografiche sono state effettuate in PubMed e in EMBASE (Ovid), fino all'ottobre 2022. In totale, sono stati considerati 111.309 individui, inclusi in 12 studi.
Riduzioni significative del rischio sono state osservate:
- a 2.517 passi/giorno per la mortalità per tutte le cause (HR aggiustato [aHR]: 0,92; IC 95%: 0,84-0,999),
- a 2.735 passi/giorno per l’incidenza di eventi cardiovascolari (aHR: 0,89; IC 95%: 0,79 -0,999), rispetto a 2.000 passi/giorno (riferimento).
Ulteriori passi hanno portato a
riduzioni non lineari del rischio di mortalità per tutte le cause e di incidenza di eventi CVD con una quantità ottimale di
8.763 (aHR: 0,40; IC 95%: 0,38-0,43) e
7.126 passi/giorno (aHR: 0,49; IC 95%: 0,45- 0,55), rispettivamente.
Gli
incrementi di ritmo (cadence), da basso a intermedio o alto erano indipendentemente associati alla riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause.
Il
sesso non ha influenzato le associazioni dose-risposta.
Dopo la stratificazione dei risultati per dispositivo di valutazione e punto in cui è stato indossato, sono state osservate riduzioni pronunciate del rischio per i
sensori indossati sull’anca rispetto ai contapassi e agli accelerometri indossati dal polso.
Già quindi
circa 2.600 e circa
2.800 passi al giorno producono benefici significativi in termini di mortalità e malattie cardiovascolari, con riduzioni progressive del rischio fino a circa 8.800 e a circa 7.200 passi al giorno, rispettivamente.
Ulteriori benefici in termini di mortalità sono stati riscontrati con una
cadenza del passo da moderata ad alta rispetto a quella bassa.
Questi risultati possono estendere/facilitare le attuali prescrizioni di attività fisica, dato il concetto di facile comprensione del conteggio dei passi.
Numero di passi al giorno per ridurre la mortalità per tutte le cause e quella per patologie cardiovascolari
Anche per il
secondo studio citato sopra, relativo alla
mortalità per tutte le cause e specifica per patologie cardiovascolari, sono state effettuate ricerche bibliografiche nei seguenti database: PubMed-Medline, Scopus, EMBASE, Web of Science, Google Scholar, Cochrane Central Registry of Controlled Trials e ClinicalTrial.gov. sino al 12 giugno 2022.
Ulteriori ricerche di potenziali studi hanno incluso i riferimenti ad articoli di revisione e abstract di congressi in materia.
Nella meta-analisi sono stati inclusi i dati relativi a quasi 227.000 partecipanti da 17 studi, che hanno valutato gli effetti sulla salute dell’attività fisica, ottenuti dalla camminata misurata nel numero di passi.
I risultati dimostrano una significativa
associazione inversa tra il conteggio dei
passi giornalieri e la
mortalità per tutte le cause e per patologie cardiovascolari: maggiore al di sopra del cut-off di
3.867 passi/giorno per la mortalità per tutte le cause e di soli
2.337 passi per la mortalità CV.
E’ stato inoltre dimostrato che un
incremento di 1.000 passi è correlato a una significativa riduzione della mortalità per tutte le cause del 15% e, analogamente, un
incremento di 500 passi è correlato con una riduzione del rischio di mortalità cardiovascolare del 7%.
Utilizzando il modello numero-risposta, è stata osservata una forte associazione non lineare inversa tra numero dei passi e mortalità per tutte le cause, con differenze significative tra i gruppi più giovani e quelli più anziani.
L’analisi che confronta l’impatto delle
regioni climatiche sulla relazione tra passi e mortalità per tutte le cause, non ha mostrato effetti statisticamente significativi sulla mortalità per tutte le cause. Quando i passi superavano circa
5500 passi/giorno, i rischi relativi di mortalità per tutte le cause diminuivano drasticamente nelle persone
in tutte le zone climatiche (zona temperata, subtropicale, subpolare e mista) senza differenze significative tra i gruppi; vedi
Figura S2 del Supplementary material online).
Figura S2. L'impatto delle zone sulla relazione tra fasi di conteggio e mortalità per tutte le cause
Per la prima volta, è stato inoltre valutato l'effetto, non accertato in precedenti analisi, di un massimo di 20.000 passi al giorno sui risultati (confermando che più sono, meglio è).
Dall'analisi è inoltre emerso che, a seconda dei risultati, non sono necessari tanti passi per avere
benefici per la salute,
a partire anche da 2500/4000 passi al giorno.
Per saperne di più:
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Relationship of Daily Step Counts to All-Cause Mortality and Cardiovascular Events Stens NA, Bakker EA, Mañas A, Buffart LM, Ortega FB, Lee DC, Thompson PD, Thijssen DHJ, Eijsvogels TMH. J Am Coll Cardiol. 2023 Oct 10;82(15):1483-1494. doi: 10.1016/j.jacc.2023.07.029. Epub 2023 Sep 6. PMID: 37676198. Accesso per NBST via ClinicalKey
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The association between daily step count and all-cause and cardiovascular mortality: a meta-analysis Banach M, Lewek J, Surma S, Penson PE, Sahebkar A, Martin SS, Bajraktari G, Henein MY, Reiner Ž, Bielecka-Dąbrowa A, Bytyçi I. Eur J Prev Cardiol. 2023 Aug 9:zwad229. doi: 10.1093/eurjpc/zwad229. Epub ahead of print. Erratum in: Eur J Prev Cardiol. 2023 Aug 18;: PMID: 37555441. |
Per approfondire: