Oggi più che mai, è essenziale riconoscere il rilevante contributo economico che l’assistenza infermieristica apporta al settore sanitario e alla società nel suo complesso.
Nonostante la natura straordinariamente impegnativa della professione, gli
infermieri spesso non ricevono una retribuzione adeguata, rendendo la fidelizzazione del personale una sfida significativa.
L’
intelligenza artificiale pare possa contribuire a creare ambienti di lavoro positivi, sicuri, efficaci ed efficienti. Inoltre, si ritiene che essa possa ridurre i costi, ottimizzare le risorse, promuovere il senso di appartenenza, aumentare il riconoscimento professionale e migliorare la remunerazione degli infermieri.
Nell'editoriale
The future of nursing: attrition, innovation, and the path ahead del numero di maggio 2024 di
JBI Evidence Synthesis, gli autori esplorano un futuro sostenibile per l'assistenza infermieristica e sanitaria e discutono di come l’intelligenza artificiale possa mitigare quel diffuso senso di degrado, logorio e spossatezza in cui versa il settore infermieristico.
“Il mondo ha erroneamente dato per scontato gli infermieri, trattandoli come una risorsa invisibile e inesauribile. Ora tutto ciò deve finire, per il bene degli infermieri e della salute globale”.
JBI Evidence Synthesis è la rivista multidisciplinare di JBI che si concentra sulla sintesi delle evidenze nel campo della sanità. Nel numero di maggio celebra la
Giornata internazionale degli infermieri 2024 con l'editoriale in cui si afferma: “Ora più che mai è fondamentale riconoscere il significativo contributo economico che l’assistenza infermieristica apporta al campo dell’assistenza sanitaria e alla società in generale”.
La giornata, caratterizzata dallo slogan “Il nostro personale infermieristico. Il nostro futuro. Il potere economico della cura”, offre un’opportunità fondamentale, quella di riflettere sullo status degli infermieri, sulle loro aspettative e sul potere economico dell’assistenza infermieristica per affrontare le sfide sanitarie globali.
L’
editoriale inizia con una descrizione dell’attuale
crisi globale della professione infermieristica, esacerbata dalla profonda disillusione vissuta dagli infermieri a seguito del COVID-19. Gli infermieri avevano previsto progressi significativi in termini di miglioramento delle condizioni di lavoro, retribuzione, riconoscimento e livelli di personale. Purtroppo queste aspettative sono rimaste in gran parte disattese.
Studi indicano che il turn-over tra gli infermieri supera il 40%.
L’editoriale considera l’
intelligenza artificiale un potenziale strumento per mitigare il logoramento nel settore infermieristico creando ambienti di pratica positivi, sicuri ed efficienti. Auspica che le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale possono ottimizzare le risorse, migliorare il riconoscimento professionale e incrementare la remunerazione degli infermieri. In questo modo, l’intelligenza artificiale ha il potenziale per alleviare alcuni dei fattori che contribuiscono al logoramento, rendendo la professione infermieristica più attraente e sostenibile.
“Alle tecnologie sanitarie basate sull’intelligenza artificiale è riconosciuto il potenziale per migliorare la pratica infermieristica, non per sostituirsi ai professionisti. Questo è esattamente ciò di cui la professione e la disciplina infermieristica hanno bisogno per consentire ai nostri infermieri di immaginare un futuro e promuovere economie sane e socialmente sostenibili”.
La
salute digitale, che consiste nell'uso di tecnologie informatiche e di telecomunicazione a vantaggio della salute umana, ha come obiettivo quello di migliorare l’assistenza e raggiungere una copertura sanitaria universale, ma le complesse aspettative che circondano l’intelligenza artificiale e i suoi impatti imprevedibili hanno alimentato discussioni che hanno coinvolto vari professionisti.
Sono stati esaminati i
potenziali ruoli della robotica nell’assistenza sanitaria, includendo gli aspetti fisici, socio-emotivi, spirituali ed esistenziali. Tuttavia, queste discussioni evidenziano anche l'importanza insostituibile degli operatori sanitari nel fornire cure olistiche e umanitarie.
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