I risultati dello studio clinico randomizzato, pubblicati su JAMA, hanno dimostrato che l'
uso dell'algoritmo, confrontato con il solito standard di cura, ha prodotto:
- un tasso di successo clinico non inferiore nei pazienti con batteriemia da stafilococco
- non è stato associato in modo significativo con un numero maggiore di eventi avversi gravi correlati alle infezioni
- anche se l’interpretazione è limitata da ampi intervalli di confidenza.
Nei pazienti con
infezioni semplici e non complicate, la
durata della terapia antibiotica è stata
ridotta di circa 2 giorni rispetto alla terapia tradizionale (la durata media della terapia è stata di 4,4 giorni per la terapia basata sull'algoritmo vs 6,2 giorni per la pratica abituale).
Gli autori osservano che mentre gli stafilococchi sono i patogeni più comunemente identificati nelle infezioni del flusso sanguigno, la durata ottimale della terapia antibiotica per batteriemia causata da
Staphylococcus aureus o coagulase-negative
staphylococci è sconosciuta e le attuali raccomandazioni di trattamento si basano su prove limitate. Di conseguenza, le pratiche di trattamento variano notevolmente, portando in alcuni casi a un uso degli antibiotici inutilmente prolungato.
Lo studio ha incluso
509 pazienti con infezioni da stafilococco in
16 ospedali negli Stati Uniti e in Spagna. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a terapia antibiotica guidata da algoritmo o basata sul trattamento praticato abitualmente, in cui il medico curante ha determinato l'antibiotico e la durata della terapia.
Nel gruppo sottoposto a
terapia con algoritmo, sono stati predefiniti la selezione degli antibiotici e la durata della terapia sulla base di criteri clinici (compresi i risultati di emocoltura, dell'ecocardiogramma e dei segni di diffusione dell'infezione), utilizzati per determinare se l'infezione fosse semplice, senza o con complicazioni.
Secondo l'algoritmo:
- i pazienti con batteriemia da stafilococco coagulasi-negativo semplice o senza complicazioni, hanno ricevuto rispettivamente fino a 3 giorni o 5 giorni di terapia antibiotica
- mentre i pazienti con batteriemia da Staphylococcus aureus non complicata hanno ricevuto 14 giorni di terapia
- i casi complicati hanno ricevuto da 28 a 42 giorni di trattamento antibiotico. I casi di batteriemia da “aureus” ricevono un trattamento antibiotico più lungo rispetto a quelli causati da stafilococchi coagulasi-negativi perché associati a morbilità e mortalità più elevate.
Il risultato è evidenziato anche in un commento che accompagna lo studio: "Considerando che la vancomicina è l'antibiotico più comunemente prescritto negli ospedali per acuti negli Stati Uniti, una riduzione di 3 giorni per una condizione di incidenza elevata come la batteriemia da stafilococco coagulasi-negativa non complicata potrebbe avere un considerevole effetto sulla salute pubblica".
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