ONCOLOGIA. First-Line Atezolizumab plus Chemotherapy in Extensive-Stage Small-Cell Lung Cancer L'Atezolizumab (Tecentriq, Roche) è un anticorpo monoclonale antagonista delle proteine che regolano la risposta immunitaria, inibendola. Questo meccanismo potenzia la risposta immunitaria antitumorale e favorisce l'azione dei consueti chemioterapici. Questo RCT, promosso e finanziato dal produttore (Roche/Genentech), valuta l'efficacia del farmaco nell'aumentare la speranza di vita negli affetti da Ca polmonare non a piccole cellule. A distanza di 13,9 mesi il 66% dei pazienti trattati con la consueta terapia (carboplatino + etoposide) era deceduto a fronte del 51,7% dei trattati anche con Atezolizumab. A 21 mesi tutti i pazienti dei due gruppi erano deceduti. Robot Reviewer non rileva rischi di bias. La scheda di valutazione della Commissine Terapeutica Regionale della Toscana. GASTROENTEROLOGIA, TERAPIA INTENSIVA. Pantoprazole in Patients at Risk for Gastrointestinal Bleeding in the ICU RCT strutturato per valutare se la somministerazione di pantoprazolo può avere effetti positivi sulla mortalità dei ricoverati in terapia intensiva a rischio di emorragia gastrica. La mortalità nei gruppi trattato e non trattato si è dimostrata sovrapponibile. Robot Reviewer non rileva rischi di bias.
GINECOLOGIA. Bacterial Vaginosis and Desquamative Inflammatory Vaginitis Revisione della letteratura ed aggiornamento slle infiammazioni e infezioni vaginali, con specifico riferimento a vaginosi batterica e vaginite infiammatoria desquamativa.
NEUROLOGIA. Mapping Symptoms to Brain Networks with the Human Connectome Molti sintomi neurologici e psichiatrici (dolore, disturbi del movimento, altrerazioni cognitive, deliri, allucinazioni, ecc.) sono oggi dimostrati riferibili più ad alterazione di rete neurale che di specifica regione cerebrale. Ad esempio sintomi afasici possono dipendere la lesioni lontane dalla corteccia frontale sinistra e sintomi mnesici da danno in aree lontane dall'ippocampo. Analogamente sintomi allucinatori o deliri possono non essere riferibili a danni localizzabili. Immagini funzionali dell'encefalo possono invece individuare l'area del "connettoma" compromessa. L'articolo di Michael D. Fox del Laboratory for Brain Network di Harvard illustra il connettoma e la semeiotica connessa con video scaricabile.