Molti pazienti chiedono ai loro medici di effettuare
visite e test diagnostici, come “controllo” del loro stato di salute generale, anche in assenza di sintomi o patologie conclamate. I controlli sanitari generali sono elementi comuni dell'assistenza sanitaria in alcuni paesi: hanno lo scopo di rilevare malattie e fattori di rischio per ridurre la morbilità e la mortalità.
La maggior parte dei test di screening individuali, comunemente usati e offerti nei controlli sanitari generali, sono stati però studiati in modo incompleto. Gli screening possono portare ad un maggiore uso di interventi diagnostici e terapeutici, che possono essere utili o dannosi: è quindi importante
valutare se i controlli sanitari generali siano più efficaci dei danni.
La
revisione General health checks in adults for reducing morbidity and mortality from disease, aggiornamento di una precedente realizzata nel 2012, cerca di fare chiarezza su questo tema, da tempo dibattuto. Gli autori hanno incluso nella revisione
studi randomizzati che hanno confrontato i risultati, in adulti non selezionati per malattia o fattori di rischio, sottoposti o no a
health checks. Sono stati considerati
17 studi, 15 dei quali hanno riportato dati di esito (su 251.891 partecipanti). Il rischio di
bias era generalmente basso per i risultati primari esaminati.
I controlli sanitari hanno evidenziato:
- un effetto minimo o nullo sulla mortalità totale (rapporto di rischio (RR) 1,00, intervallo di confidenza al 95% (CI) da 0,97 a 1,03 ; 1 trials, 233.298 partecipanti e 21.535 decessi; evidenza di elevata sicurezza, I2 = 0%)
- un effetto minimo o nullo sulla mortalità per cancro (RR 1,01, CI 95% da 0,92 a 1,12; 8 trials, 139.290 partecipanti e 3663 morti, evidenza di elevata sicurezza, I2 = 33%)
- un effetto probabilmente minimo o nullo sulla mortalità cardiovascolare (RR 1,05, CI 95%) da 0,94 a 1,16; 9 trials, 170.227 partecipanti e 6.237 decessi; prove di sicurezza moderata, I2 = 65%)
- un effetto minimo o nullo sulla cardiopatia ischemica fatale e non fatale (RR 0,98, CI 95% da 0,94-1,03; 4 trials, 164.881 persone, 10.325 eventi; evidenza di certezza elevata, I2 = 11%)
- un effetto probabilmente minimo o nullo su ictus fatale e non fatale (RR 1,05 95% CI 0,95- a 1,17; 3 trials, 107.421 persone, 4.543 eventi; evidenza di sicurezza moderata, I2 = 53%)
Gli autori concludono che i controlli sanitari generali è probabile non abbiano benefici, ma aggiungono anche che una ragione per l'apparente mancanza di effetto possa essere dovuta al fatto che i
medici già identificano e intervengono quando sospettano che un
paziente sia
ad alto rischio di sviluppare una malattia.
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