Cinzia Colombo, autrice di un articolo pubblicato su Epidemiologia & Prevenzione, rifocalizza l’attenzione su quello che potremmo definire “
la vicenda Cochrane”. La
Cochrane nasce nel 1993 come una collaborazione internazionale di ricercatori che, producendo sintesi delle evidenze seguendo metodologie rigorose, perseguono l’obiettivo di sostenere e diffondere una medicina basata sulle prove di efficacia in risposta ai bisogni dei pazienti.
Tra i suoi co-fondatori c’era
Peter Gøtzsche, noto per la sua pervicace opposizione alle ingerenze ell’industria farmaceutica e per le sue posizioni perentorie che hanno dato origine a confronti accesi su diversi temi.
Nel 2018, durante il convegno annuale di Edimburgo, è arrivata la notizia dell’
espulsione di Peter Gøtzsche dalla Cochrane, sulla base di una decisione, unica nella storia di questa istituzione, presa dal governing board.
Si è parlato di una reazione censoria alle
critiche rivolte da Gøtzsche a una revisione Cochrane sui vaccini HPV. Secondo l’epidemiologo danese, gli estensori del documento erano colpevoli di non aver considerato un numero rilevante di studi, di aver incluso studi non appropriati per gruppo di controllo ed esiti, di non aver cercato in modo adeguato dati sugli effetti avversi. Scelte messe in relazione a passati conflitti di interesse di alcuni autori della revisione e a un potenziale conflitto di interessi del primo autore.
Gøtzsche ha logicamente replicato in vari modi alla decisione e al conseguente allontanamento.
Se per curiosità s’inserisce in PubMed la ricerca “Gøtzsche [author]” si ha una panoramica anche delle sue ultime “repliche”, sino alla determinata
volontà di fondare un nuovo centro.
BMJ, come moltissime altre riviste scientifiche, ha commentato ampiamente lo svolgimento dei fatti: solo come recenti esempi, ricordiamo:
Le posizioni rispetto alla decisione dell’allontanamento di Gøtzsche sono state disparate ma, come riporta Cinzia Colombo nel suo articolo:
“Se, da una parte, si grida alla volontà del governing board di tacitare voci critiche e allontanare un componente scomodo, dall’altra, si denuncia la persistenza di comportamenti distruttivi rispetto alla Cochrane”.
Per concludere, possiamo solo porre l’accento sul titolo di un commento pubblicato in rete, e che dovrebbe far riflettere:
Caso Cochrane: il bambino e l'acqua sporca.
Per saperne di più:
immagine: Photo by Andre Guerra on
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