30/6/2020

Estate e Covid-19: tra gli effetti benefici del sole sulla trasmissione e i condizionatori possibili “nascondigli” del virus


L’inizio della stagione estiva e l’aumento delle temperatura ci portano a riflettere sulle condizioni e modalità di trasmissione del tanto temuto Covid-19.

Uno studio condotto da INAF e Università degli studi di Milano ha cercato di comprendere come i raggi ultravioletti prodotti dal sole possono inattivare il virus presente in aerosol in ambienti aperti .

Mentre per quanto concerne la qualità dell’aria negli ambienti interni, un rapporto ISS, nella nuova stesura del 25 maggio, si focalizza proprio sugli impianti di ventilazione/climatizzazione in relazione al rischio Covid-19, che possono favorire la movimentazione dell’aria in ambienti indoor e fornisce raccomandazioni operative per la loro gestione.

Alcuni studi rivelano: la luce solare simulata inattiva il virus SARS-CoV-2

Modulation of COVID-19 Epidemiology by UV-B and -A Photons from the Sun, studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), dell’Università Statale di Milano, ha investigato quanto le stagioni possano incidere sulla pandemia inattivando in ambienti aperti il virus contenuto nelle piccolissime gocce prodotte quando si parla, tossisce o starnutisce. In questo caso ad agire non sono i raggi ultravioletti corti UV-C (anch’essi prodotti dal sole, ma assorbiti dallo strato di ozono della nostra atmosfera), bensì i raggi UV-B e UV-A, con lunghezza d’onda compresa tra 290 e 400 nanometri, quindi maggiore degli UV-C.

In estate, in particolare nelle ore più calde, bastano pochi minuti perché la luce ultravioletta del sole riesca a rendere inefficace il virus, come dimostrato recentemente dal National Biodefense Analysis and Countermeasures Center (NBACC) del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. "Ciò che abbiamo scoperto finora – affermano i ricercatori - è che la luce solare sembra risultare molto dannosa per il virus. E così in pochi minuti, la maggior parte del virus viene inattivata sulle superfici e nell'aria alla luce solare diretta”.

L’NBACC ha anche realizzato un semplice strumento di calcolo online per scoprire quanto il SARS-CoV-2 rimane stabile negli aerosol dispersi in aria, a seconda dell'indice UV, della temperatura e umidità relativa.

calcolatore uv temperatura umidita

Lo studio italiano vuole spiegare come la pandemia di Covid-19 si sia sviluppata con più potenza nell’emisfero nord durante i primi mesi dell’anno e ora stia spostando il proprio picco nei Paesi dell’emisfero sud, dove sta già iniziando l’inverno, attenuandosi invece nell’emisfero nord.

Sarà quindi interessante verificare se nei mesi autunnali un’eventuale seconda ondata di contagi possa essere collegata alla minore efficacia del sole nel neutralizzare il virus, in aggiunta ad altri fattori concomitanti e quindi capire se il ruolo della radiazione emessa dal sole sia stato determinante per l’attenuazione dei contagi, o abbia avuto solo un ruolo coadiuvante, e in quale misura.

Modalità di trasmissione di Covid-19: le conoscenze ad oggi

La trasmissione del SARS-CoV-2, ricorda ISS, avviene attraverso droplet, e per contatto, mentre al momento non ci sono prove certe per sostenere che il contagio si diffonda via aerosol o per via fecale-orale.

Le particelle infettanti del SARS-CoV-2, veicolate attraverso l’aria, si possono presentare come singole unità di carica virale, oppure come unità virali aggregate all’interno o sulla superficie di materiale biologico definito “carrier” (le cosiddette goccioline di Flügge, microgocce di saliva, muco nasale e/o espettorato faringeo e bronchiale), o ancora associate a cariche polari o assorbite su superfici di materiali particellari inerti.

L’attività respiratoria comporta l’emissione di particelle di dimensioni variabili, con una distribuzione che dipende dalle condizioni di emissione e la probabilità di contenere virioni proporzionale al volume.

In aria il SARS-CoV-2 è veicolato attraverso “large droplet” che ricadono rapidamente sulle superfici, dopo tempo variabile, possono essere trasmesse indirettamente mediante risospensione o contatto con il fomite (ovvero un oggetto inanimato che, se contaminato può trasferire una malattia infettiva a un nuovo ospite), da cui la trasmissione per contaminazione da contatto delle mucose.

Una parte delle unità virali possono essere emesse, altresì, attraverso “medium e small droplet” che, per le loro dimensioni, possono persistere in aria per un tempo prolungato, formando aerosol di droplet nuclei. Le small droplet e i droplet nuclei possono persistere nell’area respiratoria dei soggetti che le emettono, facilitate dalla maggiore mobilità in forza del loro minore diametro aerodinamico, disponibili per inalazione diretta da chi si trova in contatto ravvicinato.

Infine, una tipologia di trasmissione aerogena (airborne) si può verificare, in ambiente sanitario, per generazione di aerosol forzato a seguito di specifiche procedure, quali, ad esempio, intubazione, tracheotomia, o ventilazione indotta, per le quali l’OMS raccomanda precauzioni specifiche per trasmissione aerea.

trasmissione covid 19

Sistemi di ventilazione e di climatizzazione

Gli impianti di climatizzazione e di ventilazione possono contribuire ad acuire il rischio di contagio aerogeno: la movimentazione dell’aria può incrementare la gittata delle gocce o favorire il contagio tramite lo spostamento dell’aerosol verso una diversa porzione dell’ambiente.

L’immissione di aria esterna determina una diluizione dei patogeni, riducendo la carica virale media e quindi la probabilità di contagio, mentre il ricircolo può diventare fonte di rischio.

Due tabelle ci forniscono una sintesi dei casi in cui ci può essere un maggior rischio.

interazione impianto aerazione ambiente
impianto ventilazione ambiente

Apparecchi di condizionamento e ventilazione: come ridurre il rischio di contagio

Un ulteriore report ISS (aggiornato il 25 maggio) fornisce una serie di raccomandazioni da seguire, sia negli ambienti domestici che lavorativi, per mantenere un buon livello di qualità dell’aria indoor, le stesse che ECDC ribadisce nel documento Heating, ventilation and air-conditioning systems in the context of COVID-19.

  • Nel caso in cui alcuni ambienti dell’abitazione siano dotati di impianti autonomi fissi di riscaldamento/raffrescamento, che non forniscono nuova aria esterna ma utilizzano, con il ricircolo, sempre la stessa aria, si consiglia durante l’utilizzo di aprire finestre e balconi per pochi minuti più volte al giorno, per operare una diluizione/riduzione delle concentrazioni di specifici inquinanti (ad esempio i composti organici volatili, il materiale particellare PM10, la CO2, gli odori, l’umidità e gli aerosol biologici)
  • Fare attenzione ai livelli di umidità relativa superiori al 70% perché in tale situazione si può favorire la crescita di contaminanti di natura microbica (batteri, virus, parassiti, muffe)
  • Anche la polvere catturata dai filtri degli apparecchi rappresenta un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e funghi e agenti biologici
  • Se si utilizzano apparecchi deumidificatori portatili: prima e dopo il loro uso è opportuno effettuare un'accurata igiene delle mani e regolare pulizia dei componenti
  • Per tutti gli apparecchi, è bene pulire regolarmente le griglie di ventilazione con panni in inumiditi con acqua e sapone, oppure con una soluzione di alcool etilico. L’efficacia dei disinfettanti (es. alcool etilico, ipoclorito di sodio) è legata alla necessità di rimuovere preventivamente la polvere e lo sporco. L’uso eccessivo e ripetuto di prodotti di pulizia può causare irritazione delle vie respiratorie e dermatiti rendendo più vulnerabili a batteri e virus.

Per saperne di più:

quadratino Modulation of COVID-19 Epidemiology by UV-B and -A Photons from the Sun
Fabrizio Nicastro, Giorgia Sironi, Elio Antonello, Andrea Bianco, Mara Biasin, John R Brucato, Ilaria Ermolli, Giovanni Pareschi, Marta Salvati, Paolo Tozzi, Daria Trabattoni, Mario Clerici. MedRxiv. doi: https://doi.org/10.1101/2020.06.03.20121392

quadratino Simulated Sunlight Rapidly Inactivates SARS-CoV-2 on Surfaces
Ratnesar-Shumate S, Williams G, Green B, et al. J Infect Dis. 2020;222(2):214-222. doi:10.1093/infdis/jiaa274

quadratino Estimated Airborne Decay of SARS-CoV-2 (virus that causes COVID-19)Estimated Airborne Decay of SARS-CoV-2 (virus that causes COVID-19)

quadratino ISS 2020. Rapporto COVID-19 n.33/2020. Indicazioni sugli impianti di ventilazione/climatizzazione in strutture comunitarie non sanitarie e in ambienti domestici in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2. Versione del 25 maggio 2020

quadratino ISS 2020. Rapporto COVID-19 n.5/2020 Rev. 2. Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2. Versione del 25 maggio 2020

quadratino ECDC 2020 june 22. Heating, ventilation and air-conditioning systems in the context of COVID-19





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