Ridurre l’uso degli antibiotici negli animali che sono all’origine dei prodotti alimentari, è una delle priorità evidenziate dall'Organizzazione mondiale della sanità per combattere l'antibiotico-resistenza.
Nuove linee guida pubblicate congiuntamente ad una
revisione sistematica della letteratura mostrano che gli interventi che
limitano l'uso degli antibiotici in questi animali
hanno ridotto in essi i batteri resistenti agli antibiotici fino al 39%.
Molti paesi hanno già adottato misure per ridurre l'uso degli antibiotici negli animali che producono cibo. I consumatori stanno inoltre guidando la domanda di carne cresciuta senza uso routinario degli antibiotici.
Le alternative all'uso di antibiotici per la prevenzione delle malattie negli animali includono il miglioramento dell'igiene, il miglior utilizzo della vaccinazione e le modifiche nelle pratiche di allevamento
Le nuove raccomandazioni contribuiscono direttamente agli obiettivi del “Piano d'azione globale sulla resistenza antimicrobica” adottato dall'Assemblea mondiale della sanità nel 2015 e alla Dichiarazione dell'Assemblea generale delle Nazioni unite sulla resistenza antimicrobica, adottata nel 2016.
Per saperne di più: