Delayed presentation of children to the emergency department during the first wave of COVID-19 pandemic in Italy: Area-based cohort study.
Rusconi F, Di Fabrizio V, Puglia M, Sica M, De Santis R, Masi S, Gagliardi L.
Acta Paediatr. 2021 Jul 2. doi: 10.1111/apa.16019. Epub ahead of print. PMID: 34214214.
L'obiettivo dello studio era accertare un
ritardo delle presenze pediatriche al pronto soccorso durante il
lockdown 2020.
E’ stato condotto uno studio di coorte “area based” sulle
presenze pediatriche (0-15 anni) con conseguente
ricovero ospedaliero in Toscana, Italia, nel mese di febbraio-maggio 2020 e nei corrispondenti periodi nel 2018-19.
Sono stati analizzati i tempi dall'insorgenza dei sintomi all'arrivo, le probabilità di arrivo in ritardo (>90° centile di tempo) e i giudizi dei pediatri di una presentazione tardiva mediante modelli logistici.
Come previsto, la frequenza in ED (dipartimento di emergenza) è diminuita drasticamente (-62%) nel 2020 rispetto al 2018-19.
Per quanto riguarda i casi studiati (455 nel 2020 e 1161 nel 2018-19), è stato documentato un ritardo nell'arrivo in PS nel 2020 rispetto al 2018-19 per diversi gruppi di diagnosi, ovvero gastroenterite, sepsi, ferite, ustioni e infezioni in generale.
Anche il tempo alla presentazione oltre il 90° centile è stato più elevato nel 2020 (odds ratio, OR: 1,44; intervallo di confidenza 95%: 1,00, 2,06), così come i giudizi dei pediatri di arrivo in ritardo (18,9% dei casi nel 2020 contro 13,4% 2018-19; OR: 1.58; 1.14, 2.19).
Nella coorte di popolazione le presenze ritardate al pronto soccorso, accertate sia soggettivamente che oggettivamente, trasmettono il messaggio alle famiglie e ai pediatri che è necessario il ricorso alle cure ospedaliere in caso di sintomi gravi o incessanti e di non aspettare più del normale.
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