22/7/2021

Terza dose di vaccino, sarà necessaria e per chi prima? Influiranno gli effetti del cosiddetto peccato antigenico originale?

www.simg.it
Nelle ultime settimane si sono susseguiti ampi dibattiti sulla necessità di una terza dose, ovvero dose di richiamo, per garantire l’immunità da Covid-19.

Che cos’è la terza dose

Definita come “terza dose”, la dose di richiamo è la dose di vaccino somministrata dopo la serie primaria (1 o 2 dosi) necessaria per aumentare l'immunità dopo il calo fisiologico della risposta immunitaria iniziale; alcuni individui potrebbero non aver sviluppato una risposta immunitaria sufficiente dopo la serie primaria e potrebbero aver bisogno di una dose aggiuntiva per raggiungere l'immunità protettiva.

Quando può essere necessaria la dose di richiamo?

La terza dose di vaccino potrebbe rendersi necessaria in base a:
  • durata (non ancora del tutto determinata) dell'immunità protettiva nei vaccinati
  • caratteristiche individuali della risposta immunitaria
  • tipo di vaccino utilizzato
  • efficacia dei singoli vaccini sulle varianti.
Lo stesso ISS precisa: «Le osservazioni fatte nei test finora hanno dimostrato che la protezione dura alcuni mesi, mentre bisognerà aspettare periodi di osservazione più lunghi per capire se una vaccinazione sarà sufficiente per più anni o servirà ripeterla».

La SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie) ha recentemente pubblicato un interessante documento Dosi di richiamo dei Vaccini Anti-Covid-19: i perché del Sì e del No. Il documento è basato sulla traduzione del report Overview of data to inform recommendations for booster doses of COVID-19 vaccines, presentato al Meeting ACIP (Advisory Committee on Immunization Practices) il 23/6/2021 dalla Dr.ssa Sara Oliver, membro dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

Nella premessa del documento SIMG, leggiamo tra l’altro: «In realtà, mentre le aziende produttrici dei vaccini anti-COVID-19 a mRNA si dichiarano già pronte alla produzione ed alla distribuzione di ulteriori dosi, sia l'FDA che l’EMA hanno frenato le iniziative dopo aver valutato i dati recenti e le dichiarazioni dei CDC sulla necessità di una terza dose di vaccino in autunno. Secondo gli enti regolatori statunitense ed europeo al momento sarebbe troppo presto per confermare la necessità di dosi di richiamo in quanto i dati scientifici a disposizione, sia sulla copertura vaccinale, sia sull’utilità della terza dose in soggetti particolarmente a rischio, sarebbero insufficienti. In questa fase FDA ed EMA stanno attivamente collaborando con gli sviluppatori di vaccini per valutare piani utili a produrre dati che possano dirimere le incertezze ancora presenti. D’altro canto, sembra che i 4 vaccini finora autorizzati nell’UE proteggano effettivamente contro tutti i ceppi di SARS-CoV-2 comprese le varianti delta».

Condizioni che potrebbero richiedere dosi di richiamo e relative considerazioni:
  • Alto rischio di complicanze da COVID-19:
    • Residenti in strutture di assistenza a lungo termine
    • Persone ≥65 anni
    • Persone 16-64 con condizioni croniche ad alto rischio
  • Rischio elevato di esposizione al COVID-19:
    • Personale sanitario
    • Lavoratori essenziali in prima linea
    • Altri lavoratori essenziali
  • Fattori di rischio determinanti variazioni dell'immunità:
    • Durata della protezione inferiore al previsto dopo la serie primaria
    • Capacità di "potenziare" la protezione con dosi aggiuntive
    • Efficacia dei vaccini nella real life
    • Distanza di tempo dalla vaccinazione, età, ambiente, condizioni mediche
  • Rischio di varianti COVID-19:
    • Proporzioni varianti, risposta anticorpale ed efficacia per ogni variante da parte di ciascun vaccino.
Il documento della SIMG affronta altre specifiche tematiche:
  • Vaccini anti-covid-19: quello che non si sa e che potrebbe guidare la decisione sulle dosi di richiamo
  • Dosi booster specifici per varianti: analisi sull'immunogenicità
  • Condizioni di immuno-compromissione
  • Mix-and-match: serie primarie eterologhe e vaccino di richiamo
  • Valutazioni in corso di studio e riflessioni
  • Dosi di richiamo dei vaccini covid-19: interpretazione del gruppo di lavoro CDC/ACIP

Cosa si intende per "peccato antigenico originale"?

Sono riportate infine alcune importanti conclusioni degli autori, relative anche alla teoria del cosiddetto peccato antigenico originale, ovvero original antigenic sin (OAS).

Il concetto di OAS è stato proposto molti anni fa per spiegare come la risposta della memoria immunitaria umorale generata contro un insieme di antigeni possa influenzare la natura delle risposte anticorpali successive nei confronti di infezioni o a vaccinazioni contenenti antigeni simili ma non identici.

Dopo una specifica descrizione di ciò che il peccato antigenico originale potrebbe determinare (che qui non riportiamo), gli autori concludono: «Il verificarsi di OAS nel caso di SARS-CoV-2 non sarebbe un fenomeno del tutto inaspettato e pertanto l'efficacia della dose di richiamo potrà essere in qualche modo messa fortemente in discussione.
Tuttavia, nei confronti delle mutazioni virali in corso, l'immunizzazione di richiamo con vaccini in buona parte diversi dagli attuali o completamente nuovi può diventare in futuro una contromisura necessaria per combattere le nuove varianti resistenti ai vaccini attuali.

Per saperne di più:

quadratino SIMG. Dosi di richiamo dei Vaccini Anti-Covid-19: i perché del Sì e del No. Luglio 2021

quadratino SIMG. Press release. Dosi di richiamo dei Vaccini Anti-Covid-19: i perché del Sì e del No. Riflessioni su analisi dei dati e pareri del CDC e dell’ACIP (21 luglio 2021)

quadratino CDC. ACIP Meeting June 23, 2021. Sara Oliver: Overview of data to inform recommendations for booster doses of COVID-19 vaccines

quadratino Per approfondire, leggi anche la nostra news: Studio sull'impatto di una terza dose di vaccino sulla protezione dal virus SARS-CoV-2virus SARS-CoV-2 (22 maggio 2021)




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