Da metà ottobre a fine dicembre è il periodo più indicato per effettuare la
vaccinazione antinfluenzale, per la situazione climatica del nostro paese e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali.
La vaccinazione rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze.
L’avvio della campagna non è uniforme sul territorio nazionale e dipende, in genere, dal momento in cui il vaccino viene reso disponibile alle singole Asl. Anche le modalità di distribuzione e somministrazione dei vaccini possono essere diverse e coinvolgono una pluralità di attori (Servizi di vaccinazione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta).
Come affermato nella Circolare ministeriale 31 luglio 2017 "
Prevenzione e controllo dell'influenza- raccomandazioni per la stagione 2017-2018”, obiettivi della campagna vaccinale stagionale sono:
- la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte
- la riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità.
Per ulteriori informazioni:
Ma quanto costa non vaccinarsi?
Al congresso SIHTA Società Italiana di Health Technology Assessment è stata presentata una ricerca
Il valore della vaccinazione antinfluenzale: priorità e azioni concrete per aumentare le coperture e migliorare la salute dei cittadini che analizza i costi sociali della mancata copertura e propone un piano di 10 azioni concrete per attuare una prevenzione efficace contro l’influenza.
Il professor Americo Cicchetti, presidente della Società Italiana di Health Technology Assessment, ha così commentato: E’ la prima volta che, grazie all’applicazione delle metodologie dell’health technology assessment, vengono valutati gli effetti delle mancate vaccinazioni sul gettito fiscale, sulle mancate retribuzioni e sul conseguente calo di produzione e vendita di beni e servizi.
“Le 10 linee di azione concrete - ha detto Daniela Bianco, Partner Head dell’Health Care del Gruppo The European House-Ambrosetti - sono il risultato delle analisi e riflessioni di esperti che, in questi mesi, hanno condiviso le proprie esperienze cliniche e le loro conoscenze e studi sull’epidemiologia, sulle modalità organizzative e le ricadute sul sistema non solo sanitario, ma anche economico e sociale della prevenzione vaccinale. Sempre più la salute deve essere considerata e valutata oltre i confini della sanità”.
I risultati della ricerca sono stati commentati su: