Un recente
studio uscito su The Lancet Infectious Diseases evidenzia l’importanza del
nuovo vaccino nOPV2.
La recente individuazione di
poliovirus di derivazione vaccinale (
VDPV) nelle acque reflue a Londra e un caso di
paralisi poliomielitica a New York, hanno evidenziato come il flagello della poliomielite non sia stato del tutto superato e rimanga un problema internazionale, non confinato all'Afghanistan e al Pakistan (dove il poliovirus wild-type rimane endemico) o ai focolai di VDPV circolante nei paesi africani.
Poliomielite, il nuovo vaccino
Per affrontare il rischio di VDPV circolanti, uno sforzo collaborativo globale nell'ultimo decennio ha consentito lo sviluppo di un
nuovo vaccino orale contro la poliomielite di tipo 2 (
nOPV2): è immunogenico come l'attuale
Sabin strain e ugualmente efficace, pur essendo meno probabile che regredisca alla neurovirulenza rispetto ai vaccini orali
Sabin.
Il
successo dello sviluppo di nOPV2, il primo vaccino di questo tipo contro il poliovirus di tipo 2 e il primo autorizzato dal team di prequalificazione dell'OMS attraverso la procedura di Emergency Use Listing, ha portato alla distribuzione di circa 450 milioni di dosi per il controllo dell'epidemia in 21 paesi. Ha peraltro anche spianato la strada alla successiva approvazione nell’Emergency Use Listing dei vaccini COVID-19 nella pandemia globale.
Il monitoraggio dell'uso di nOPV2 ha confermato che è
geneticamente più stabile e
ha meno probabilità di provocare VDPV rispetto a Sabin strain, suggerendo che l'obiettivo dell'eradicazione globale della poliomielite potrebbe essere un po' più raggiungibile di quanto si credesse in precedenza.
L’importanza di combattere le emergenze d’interesse internazionale
Le
fasi finali del programma di sviluppo di nOPV2 hanno coinciso con i massicci sforzi di ricerca internazionale dedicati allo sviluppo, produzione, distribuzione e somministrazione di
vaccini COVID-19, che sono stati realizzati in 1-2 anni in risposta alla pandemia.
Tuttavia, mentre si sta comprendendo che dobbiamo imparare a convivere con le varianti emergenti di SARS-CoV-2, il
progetto nOPV2 rappresenta l'opportunità di
sradicare tutte le forme di una malattia che è stata tra gli esseri umani per migliaia di anni, come evidenziato per la prima volta in documenti relativi agli antichi faraoni egizi: il mondo potrebbe non dover più convivere con questo flagello dell'umanità.
Nel nostro mondo interdipendente e interconnesso, essere liberi da malattie potrebbe non significare essere liberi dai rischi in qualsiasi paese.
La facilità con cui le
malattie infettive possono diffondersi a livello internazionale, come dimostrato dalla pandemia di COVID-19 e dalle importazioni di casi di poliomielite negli ultimi anni, rende più che mai necessaria la volontà della
comunità globale di
unirsi per combattere in modo deciso, sostenuto e concertato le
emergenze di salute pubblica di interesse internazionale.
Per saperne di più:
Per approfondire:
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Global Polio Eradication Initiative. nOPV2 [sito consultato il 5 ottobre 2022] |