30/1/2023

Quanto dura la protezione contro un'eventuale reinfezione? Contagio e vaccinazione alleate contro Covid-19

www.iss.it; www.thelancet.com
Comprendere la durata della protezione conferita dall'infezione e dalla vaccinazione anti COVID-19 è della massima importanza per guidare le politiche di mitigazione del COVID-19 in tutto il mondo.

Nel novembre 2021, prima dell'emergere della variante Omicron (B.1.1.529), è stato stimato che 3,8 miliardi di persone (il 44% della popolazione mondiale) fossero state infettate da SARS-CoV-2.
È probabile che questo numero sia aumentato con la diffusione della variante Omicron, la variante SARS-CoV-2 più trasmissibile fino ad oggi, suggerendo che la maggior parte della popolazione mondiale abbia già sperimentato l'infezione da SARS-CoV-2 almeno una volta.

Come per le precedenti infezioni, i vaccini inducono una risposta nella memoria immunitaria e una protezione contro COVID-19; la combinazione di infezione da SARS-CoV-2 e vaccinazione (immunità ibrida) offre il più alto tasso di protezione. Tuttavia, la durata di questa protezione contro la reinfezione e la malattia grave rimane indefinita.

Immunità ibrida, cosa dice il nuovo Rapporto dell'Istituto superiore di sanità

Considerato che ad una larga parte della popolazione italiana è stata diagnosticata almeno una volta l’infezione da Sars-Cov-2 e preso atto della difficoltà, in questa situazione, di stimare correttamente l’impatto della sola vaccinazione disgiunto dall’immunità conferita dall’infezione pregressa, da questa settimana, con la comunicazione del 27 gennaio 2023, ISS introduce la stima del rischio assoluto di infezione da SARS-CoV-2 (sintomatica e asintomatica) e di malattia grave che tiene conto non solo dello stato vaccinale, ma anche dell’infezione pregressa. Tale stima verrà aggiornata mensilmente e sarà disponibile al link.

Queste le principali conclusioni del primo Rapporto Impatto della vaccinazione e della pregressa diagnosi sul rischio di infezione e di malattia grave associata a SARS-CoV-2, pubblicato il 27 gennaio 2023:
  • Al 14/11/2022, la percentuale di popolazione con ultima dose da meno di sei mesi sulla popolazione suscettibile è pari all’8,7% e quasi esclusivamente rappresentata da persone con età >60 anni. Il 50% dei vaccinati ha ricevuto l'ultima dose da almeno 310 giorni (range interquartile: 284-343 giorni dall'ultima dose).
  • Al 14/11/2022, la percentuale di popolazione senza una pregressa diagnosi è pari al 64% della popolazione suscettibile. Di questa, il 50% avuto una diagnosi di infezione da SARSCoV-2 da almeno 284 giorni (range interquartile: 196-319 giorni dall'infezione pregressa).
  • Il rischio di malattia grave aumenta all’aumentare dell’età, ad esclusione della fascia 0-4 anni. Sotto i sessant’anni (0-4, 5-11, 12-39, 40-59), il rischio di malattia grave nel periodo considerato non supera mai i 10 casi per 100.000 per la popolazione vaccinata  (vedi sotto, la figura 3 del Rapporto). Il rischio di malattia grave per la popolazione con età maggiore di 12 anni e senza una diagnosi pregressa di infezione da SARS-CoV-2 è approssimativamente 7 volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati.
  • Il rischio di infezione e di malattia grave è influenzato sia dallo stato vaccinale che da infezioni pregresse. Il rischio assoluto di infezione e di malattia grave è maggiore nelle persone non vaccinate e che non hanno mai avuto una pregressa diagnosi. In generale si osserva che le persone con immunità ibrida (ovvero con infezione pregressa e vaccinazione), sono a minor rischio di infezione da SARS-CoV-2 e di incorrere in una forma grave di COVID-19 e che a parità di fascia di età e di condizione di pregressa infezione, in tutte le classi di età >12 anni, si osserva una tendenza alla riduzione del rischio di malattia grave associato alla vaccinazione.
  • Complessivamente, il rischio di infezione, nel mese di novembre 2022, aumenta all’aumentare dell’età (vedi sotto, la figura 2 del Rapporto). Tra le persone non vaccinate quelle senza una pregressa infezione hanno un rischio di infezione da SARS-CoV-2 all’incirca 7 volte più alto rispetto a chi ha avuto una diagnosi pregressa da almeno 180 giorni, e di 31 volte maggiore rispetto a chi ha avuto una diagnosi pregressa fra 90-180 giorni. Tra le persone vaccinate, quelle che non hanno avuto una diagnosi pregressa hanno un rischio di infezione maggiore rispetto a chi ha avuto una diagnosi pregressa.

Riportiamo la figura 2 (Rapporto ISS, 27 gennaio 2023) che sintetizza il rischio di infezione e malattia grave COVID-19 stratificato per stato vaccinale, diagnosi pregressa e classe di età nel periodo 31/10/2022-27/11/2022.
infezione vaccino malattia eta

La figura 3 (Rapporto ISS, 27 gennaio 2023) spiega invece il rischio di malattia grave per 100.000 [IC 95%] per fascia di età, stato vaccinale e pregressa diagnosi.
infezione vaccino malattia eta fig3

Uno studio specifico sull’immunità ibrida data da infezione pregressa e vaccinazione

In The Lancet Infectious Diseases, Niklas Bobrovitz e colleghi presentano i risultati di una revisione sistematica e meta-regressione, che ha indagato i benefici a lungo termine dei vaccini SARS-CoV-2 in individui con immunità ibrida.

Per la revisione sistematica e la meta-regressione, sono stati cercati studi di coorte, trasversali e caso-controllo in MEDLINE, Embase, Web of Science, ClinicalTrials.gov, Cochrane Central Register of Controlled Trials, nel database WHO COVID-19 e in Europe PubMed Central dal 1 gennaio 2020 al 1 giugno 2022, utilizzando parole chiave correlate a SARS-CoV-2, reinfezione, efficacia protettiva, infezione precedente, presenza di anticorpi e immunità ibrida.

Sono stati inclusi 11 studi che riportavano l'efficacia protettiva della precedente infezione da SARS-CoV-2 e 15 studi che riportavano l'efficacia protettiva dell'immunità ibrida.

Per l'infezione precedente, c'erano 97 stime (27 con un moderato rischio di bias e 70 con un grave rischio di bias):
  • l'efficacia dell'infezione precedente contro il ricovero ospedaliero o la malattia grave è stata del 74,6% (95% CI 63,1–83,5) a 12 mesi
  • l'efficacia dell'infezione precedente contro la reinfezione è scesa al 24,7% (95% CI 16,4–35,5) a 12 mesi.
Per l'immunità ibrida, le stime erano 153 (78 con un moderato rischio di bias e 75 con un grave rischio di bias).
L'efficacia dell'immunità ibrida contro il ricovero ospedaliero o la malattia grave è stata:
  • 97,4% (IC 95% 91,4–99,2) a 12 mesi con la serie primaria di vaccinazione
  • 95,3% (81,9–98,9) a 6 mesi con la prima vaccinazione di richiamo dopo l'ultima infezione o vaccinazione.
L'efficacia dell'immunità ibrida contro la reinfezione è stata:
  • dopo la vaccinazione primaria è scesa al 41,8% (95% CI 31,5–52,8) a 12 mesi
  • mentre dopo la prima vaccinazione di richiamo è scesa al 46,5% (36,0–57,3) a 6 mesi.
Tutte le stime di protezione sono quindi diminuite in pochi mesi contro la reinfezione, ma sono rimaste elevate e sostenute per il ricovero ospedaliero o la malattia grave.

Gli individui con immunità ibrida avevano la massima entità e durata della protezione e, di conseguenza, potrebbero essere in grado di prolungare il periodo prima che siano necessarie le vaccinazioni di richiamo rispetto agli individui che non sono mai stati infettati.

Per saperne di più:

quadratino ISS. Comunicato stampa. Covid-19: online il report sul rischio di infezione e malattia grave stratificato (27 gennaio 2023)

quadratino ISS. Impatto della vaccinazione e della pregressa diagnosi sul rischio di infezione e di malattia severa associata a SARS-CoV-2 (27 gennaio 2023)

quadratino ISS. Impatto della vaccinazione e della pregressa diagnosi sul rischio di infezione e di malattia severa associata a SARS-CoV-2: un’analisi dei casi diagnosticati nel mese di ottobre 2022. NOTA TECNICA

quadratino Protective effectiveness of previous SARS-CoV-2 infection and hybrid immunity against the omicron variant and severe disease: a systematic review and meta-regression.
Bobrovitz N, Ware H, Ma X, Li Z, Hosseini R, Cao C, Selemon A, Whelan M, Premji Z, Issa H, Cheng B, Abu Raddad LJ, Buckeridge DL, Van Kerkhove MD, Piechotta V, Higdon MM, Wilder-Smith A, Bergeri I, Feikin DR, Arora RK, Patel MK, Subissi L. Lancet Infect Dis. 2023 Jan 18:S1473-3099(22)00801-5. doi: 10.1016/S1473-3099(22)00801-5. Epub ahead of print. PMID: 36681084.

Per approfondire:

quadratino leggi gli articoli con il tag Reinfezione Covid
quadratino leggi gli articoli che trattano della pandemia Covid-19, contrassegnati dal tag generico Nuovo Coronavirus Covid-19
oppure dai tag specifici: VacciniVarianti di SARS-CoV-2Long Covid