La
carenza di medici è una questione di rilevanza globale. Numerosi professionisti abbandonano la professione, causando un sovraccarico di lavoro insostenibile e un persistente stato di stress tra i loro ex colleghi.
Affrontare questa problematica richiede
interventi multilivello,
soluzioni innovative e
nuovi modelli di assistenza, in grado di colmare il vuoto a breve termine e pianificare soluzioni durature nel lungo periodo.
Questo tema è al centro della nuova raccolta del NEJM Catalyst dal titolo
Navigating the clinician shortage crisis: A collection highlighting creative solutions for a sustainable path forward.
Nelle sue raccolte, il
NEJM Catalyst permette a dirigenti sanitari, leader clinici e medici di condividere idee innovative e applicazioni pratiche per migliorare il valore dell'erogazione dell'assistenza sanitaria e offre esempi e soluzioni attuabili per aiutare le organizzazioni a fronteggiare le sfide urgenti nel settore.
La nuova raccolta propone approfondimenti, analisi e opinioni di leader clinici a livello mondiale, che illustrano la
gravità della crisi del personale in molti ambiti sanitari, comprese le cure primarie e post-acute, proponendo soluzioni creative per il futuro.
L’articolo “Widespread clinician shortages create a crisis that will take years to resolve”, basato sui risultati di un sondaggio rivolto ai membri del NEJM Catalyst Insights Council, rivela
dati scoraggianti, proponendo alcune idee da parte dei membri del Consiglio per ridurre la pressione causata dalla scarsità di personale medico.
Dal sondaggio del dicembre 2022 si apprende che l'84% dei 951 intervistati afferma che la
carenza di infermieri rappresenta un problema moderato o grave nella loro organizzazione, seguito dalla carenza di medici (66%) e infermieri specializzati o assistenti medici (59%).
Secondo i membri dell’Insights Council, a livello globale, gli
approcci più efficaci per reclutare medici e dipendenti sanitari sono: incentivi salariali (52%) e programmazione flessibile (48%), seguiti da opportunità di avanzamento professionale (34%) e da una migliore integrazione tra lavoro e vita privata (34%).
Un altro articolo, “Post-acute care struggles with staffing shortages”, evidenzia la grave
carenza di medici a livello globale nelle
strutture post-acute, nelle
strutture infermieristiche qualificate,
agenzie sanitarie domiciliari, ospedali per
cure a lungo termine e strutture di
riabilitazione.
In una survey del luglio 2023, i membri dell’Insights Council indicano le tre sfide principali che le organizzazioni di cure post-acute devono affrontare: carenza di personale (61%), struttura organizzativa e gestionale (50%) e trasferimenti tra strutture (43%).
Un terzo approfondimento, “Primary care is essential and under siege”, mette in luce le sfide interconnesse nell’
assistenza primaria, dovute a carichi di lavoro insostenibili e all’aumento del volume e della complessità dei pazienti, in un contesto di carenza di medici.
E l’articolo "Primary care in peril: how clinicians view the problems and solutions" analizza le preoccupazioni persistenti sulle
cure primarie negli Stati Uniti, aggravate dalla carenza di personale medico.
Nell’approfondimento " Is home-based care the answer to capacity challenges?", si discute la crescente tendenza verso l’
assistenza sanitaria a domicilio. Pur non essendo una soluzione definitiva, l’assistenza domiciliare, combinata con tecnologie come il monitoraggio da remoto dei pazienti, può rappresentare un’opzione valida.
Si prevede, in parte, che l’offerta di assistenza domiciliare cresca sostanzialmente nei prossimi anni a causa dei limiti dell’assistenza in struttura. Tuttavia le popolazioni di tutto il mondo stanno diventando sempre più anziane e più malate il che comporta difficoltà nella fornitura di assistenza domiciliare.
In un
sondaggio dell’agosto 2023 condotto tra i membri del NEJM Catalyst Insights Council, quasi tre quarti (74%) degli intervistati indicano che il volume dei pazienti è aumentato moderatamente (55%) o significativamente (19%) all’interno del loro programma di assistenza domiciliare negli ultimi 2 anni e quasi due terzi degli intervistati (65%) affermano che la gravità delle condizioni dei pazienti è aumentata moderatamente (46%) o significativamente (19%) durante lo stesso periodo.
Infine, in “Resolving physician shortages with new care models", l’illustre specialista a capo dell’esecutivo dell'Hackensack Meridian Health System condivide le sue preoccupazioni sulla sostituzione delle attività produttive esistenti, spiega le differenze generazionali e i ruoli e le aspettative nell’assistenza specialistica ed esamina strategie a breve, medio e lungo termine per affrontare la mancanza di personale medico.
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