Depressione post-natale
Brexanolone e zuranolone aiutano le donne con depressione post-natale?
La depressione post-natale (nota anche come
depressione post-partum) inizia entro un anno dal parto. Molte donne ne sono colpite. Può comportare un persistente abbassamento dell'umore, perdita di interesse o di piacere per le cose che prima piacevano, cambiamenti nell'appetito e nei livelli di energia, sonno disturbato e scarsa fiducia in se stessi ed avere gravi effetti a breve e lungo termine sulla madre, sul bambino e sull'intera famiglia.
Una revisione Cochrane fa il punto sui trattamenti.
- Rispetto al placebo (un farmaco inattivo o “fittizio”), lo zuranolone probabilmente aiuta un maggior numero di donne riducendo i sintomi della depressione, ma aumenta anche il numero di eventi dannosi e indesiderati che si verificano.
- Il brexanolone può fare poca o nessuna differenza nei sintomi della depressione delle donne rispetto al placebo, e probabilmente fa poca o nessuna differenza nel numero di eventi indesiderati e dannosi che sperimentano.
- Abbiamo bisogno di studi che confrontino questi farmaci con gli antidepressivi tradizionali e le terapie parlanti, e che esaminino i risultati a lungo termine, per capire meglio i loro benefici e i loro danni.
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Diabete di tipo 2
Diagnosi, trattamento e prognosi degli adulti con diabete di tipo 2
Il diabete di tipo 2 colpisce fino al 14% della popolazione globale ed è associato a complicanze prevenibili a lungo termine come malattie cardiovascolari, insufficienza renale, perdita della vista e aumento della mortalità.
Oltre alle modifiche dello stile di vita, tra cui dieta, esercizio fisico e gestione del peso, la metformina è generalmente la terapia di prima linea per il raggiungimento dei valori target per l'emoglobina glicosilata. Per i soggetti con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare o renale o ad alto rischio cardiovascolare, le linee guida raccomandano un trattamento precoce con farmaci SGLT2i e/o GLP-1RA.
Una revisione sulla rivista JAMA parla della diagnosi, del trattamento e della prognosi degli adulti con diabete di tipo 2.
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Formazione dei medici
Formazione continua senza continuità
La formazione medica contemporanea è stata descritta come un continuum senza continuità. Gli studenti passano dalla scuola di medicina alla specializzazione e poi alla pratica, accumulando esperienze sempre più frammentate. Nonostante gli avvertimenti sui danni causati dalla discontinuità, il problema si sta aggravando inesorabilmente.
Le pressioni sociali, economiche, politiche e normative hanno spinto i centri medici accademici a prendere decisioni che hanno eroso la continuità delle cure e dell'apprendimento. Purtroppo, tutti, dagli educatori dei medici ai dirigenti ospedalieri fino ai politici, sembrano non avere una guida sufficiente per affrontare il problema. In questo articolo uscito sul NEJM, gli autori passano in rassegna i problemi e le conseguenze della discontinuità nella formazione medica offrendo strategie per colmare queste lacune.
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