6/12/2021

Long Covid: una revisione evidenzia che 100 sintomi possono persistere dopo l’infezione

www.frontiersin.org; www.nature.com
Con il termine Post acute Covid syndrome (Pacs), si identifica la sindrome più semplicemente nota come Long Covid, che è oggetto di grande e costante attenzione: numerosi studi evidenziano un elevato numero di pazienti guariti da Covid 19, che continuano a soffrire di sintomi persistenti.

Una revisione riporta che più di 100 sintomi persistono dopo la fase acuta di Covid-19 e evidenzia l’importanza di conoscerli per poter supportare i pazienti con cure e prescrizioni adeguate. Nello studio sono stati aggregati i dati per tipo e prevalenza dei sintomi nelle persone con Long Covid.

Sono stati considerati studi originali pertinenti a indagini in partecipanti a 4 settimane o più dopo l'infezione. Gli studi sono stati individuati in quattro banche dati elettroniche [Medline, Web of Science, Scopus e Cochrane Central Register of Controlled Trials (CENTRAL)]; è stata condotta una revisione utilizzando il framework Arksey e O'Malley e la selezione e la caratterizzazione delle revisioni sono state eseguite da tre revisori indipendenti utilizzando moduli pre-testati.

Gli autori dello studio hanno esaminato 2.711 titoli e abstract per l'inclusione, selezionandone 152 per la revisione da full-text:
  • 102 articoli sono stati successivamente rimossi poiché non soddisfacevano i criteri di inclusione
  • sono stati analizzati 50 studi:
    • 34 dei quali studi di coorte o studi prospettici di coorte
    • 14 studi trasversali
    • uno studio caso-controllo
    • uno studio osservazionale retrospettivo.

Long Covid: quali sintomi indagati negli studi

In totale, sono stati identificati circa 100 sintomi, come riportato nella figura 1 dello studio.

E’ stata evidenziata anche una considerevole eterogeneità nella prevalenza dei sintomi e nell'impostazione degli studi:
  • 10 studi hanno riportato sintomi cardiovascolari
  • 4 hanno esaminato sintomi polmonari
  • 25 hanno riportato sintomi respiratori
  • 24 sintomi correlati al dolore
  • 21 affaticamento
  • 16 sintomi di infezione generale
  • 10 sintomi segnalati di disturbi psicologici
  • 9 disturbi cognitivi
  • 31 un danno sensoriale
  • 7 un disturbo dermatologico
  • 11 una compromissione funzionale
  • 18 hanno riportato un sintomo che non rientrava in nessuna delle categorie di cui sopra.
La maggior parte degli studi considerati, riportava sintomi analoghi a quelli evidenti nell'infezione acuta da COVID-19 (cioè compromissione sensoriale e sintomi respiratori).
Tuttavia, i dati suggeriscono uno spettro più ampio di sintomi, evidenziato da oltre 100 sintomi segnalati. La prevalenza dei sintomi variava in modo significativo e non era spiegata da approcci di raccolta dati, disegno di studio o altri approcci metodologici, e potrebbe essere correlata a fattori sconosciuti specifici della coorte.

I dati sul Long Covid in pazienti ospedalizzati in Italia

Scopo degli autori di un recente studio è stato descrivere l'evoluzione clinica di COVID-19, a un anno dalla dimissione dei pazienti. E’ stato condotto uno studio di coorte prospettico su 238 pazienti precedentemente ricoverati per polmonite da COVID-19 nel 2020, che erano già stati sottoposti a follow-up clinico 4 mesi dopo il COVID-19.

200 pazienti hanno acconsentito a partecipare a una valutazione clinica a 12 mesi, che includeva: test di funzionalità polmonare con capacità polmonare di diffusione per il monossido di carbonio (DLCO); valutazione dei sintomi di stress post-traumatico (PTS) mediante Impact of Event Scale (IES); valutazione della funzione motoria (mediante Short Physical Performance Battery e test di cammino di 2 minuti); tomografia computerizzata (TC) del torace.

Dopo 366 giorni [363-369]:
  • 79 pazienti (39,5%) hanno riportato almeno un sintomo
  • una DLCO < 80% è stata osservata in 96 pazienti (49,0%)
  • in 20 pazienti (10,2%) è stata riportata una grave compromissione della DLCO (< 60%), correlata all'entità delle anomalie della scansione TC
  • un certo grado di compromissione motoria è stato osservato nel 25,8% dei soggetti
  • 37/200 pazienti (18,5%) hanno mostrato sintomi PTS da moderati a gravi.
In una parte della tabella 1 sono evidenziati alcuni sintomi con un confronto nel tempo.
long covid sintomi
Lo studio contribuisce anche a profilare i pazienti a più alto rischio di sequele di lunga durata.

Diversi autori hanno già riferito che le donne sono a più alto rischio di sintomi persistenti e coinvolgimento psicologico, portando a postulare un potenziale ruolo di fattori ormonali nella patogenesi di questa condizione.

I dati di questo studio sono in linea con la letteratura attuale, mostrando che il genere femminile era associato a riduzione della DLCO, dispnea persistente e affaticamento. Tuttavia, i maschi hanno una prognosi peggiore durante la malattia acuta; quindi, le femmine possono sopravvivere più frequentemente al COVID-19 grave, forse giustificando la persistenza di sequele cliniche.

Questa è una possibile spiegazione, anche se probabilmente non del tutto soddisfacente; infatti, quando inclusi in un modello multivariato, i parametri che valutano la gravità della malattia acuta non erano correlati alla riduzione della DLCO.

Sono associate a compromissione funzionale persistente, alcune comorbilità specifiche, come BPCO, malattia renale cronica e ipertensione arteriosa, che è un fattore prognostico negativo ben descritto durante la fase acuta.

In conclusione, i sintomi del Covid-19 possono persistere fino a 12 mesi dopo la dimissione ospedaliera come conseguenza sia dello stress mentale, che del danno d'organo. L'alterazione della funzione respiratoria, secondaria a danni strutturali polmonari radiologicamente provati, e sequele di salute mentale persistono nel tempo in una percentuale significativa di pazienti. Al contrario, durante il follow-up da 4 a 12 mesi, il recupero della funzione motoria continua.


Per saperne di più:

quadratino More Than 100 Persistent Symptoms of SARS-CoV-2 (Long COVID): A Scoping Review 
Hayes LD, Ingram J, Sculthorpe NF. Front Med (Lausanne). 2021 Nov 1;8:750378. doi: 10.3389/fmed.2021.750378. PMID: 34790680; PMCID: PMC8591053. 

quadratino Long-term sequelae are highly prevalent one year after hospitalization for severe COVID-19. 
Bellan M, Baricich A, Patrucco F, Zeppegno P, Gramaglia C, Balbo PE, Carriero A, Amico CS, Avanzi GC, Barini M, Battaglia M, Bor S, Cantaluppi V, Cappellano G, Ceruti F, Chiocchetti A, Clivati E, Giordano M, Cuneo D, Gambaro E, Gattoni E, Loro A, Manfredi M, Morosini U, Murano F, Paracchini E, Patti G, Pinato DJ, Raineri D, Rolla R, Sainaghi PP, Tricca S, Pirisi M. Sci Rep. 2021 Nov 22;11(1):22666. doi: 10.1038/s41598-021-01215-4. PMID: 34811387. 


Per approfondire, consulta anche:

quadratino  La news sul sito web di ARS Toscana: Quali sono le conseguenze a lungo termine di COVID-19 nei pazienti dimessi dall’ospedale e quali sono i fattori di rischio associati? Al via lo studio toscano SPRINT

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