La pandemia di
COVID-19 ha avuto un
grave impatto sulla salute mentale e sul benessere delle persone in tutto il mondo, sollevando anche preoccupazioni per un aumento del comportamento suicidario; inoltre, l'accesso ai servizi di salute mentale è stato gravemente ostacolato. Tuttavia,
nessuna sintesi completa dei dati attuali su questi impatti era stata finora interamente disponibile.
Il
documento dell'Organizzazione mondiale della sanità, recentemente pubblicato, si basa sulle
evidenze emerse da una ricerca commissionata, che ha incluso un’umbrella review delle revisioni sistematiche e delle meta-analisi e un aggiornamento a una living systematic review .
Sulla base di queste revisioni, il brief scientifico fornisce una
panoramica delle attuali evidenze su:
- impatto della pandemia di COVID-19 sulla prevalenza dei sintomi di salute mentale e dei disturbi mentali
- impatto della pandemia di COVID-19 sulla prevalenza di pensieri e comportamenti suicidari
- rischio di infezione, malattia grave e morte da COVID-19 per le persone che vivono con disturbi mentali
- impatto della pandemia di COVID-19 sui servizi di salute mentale
- efficacia degli interventi psicologici adattati alla pandemia di COVID-19 per prevenire o ridurre i problemi di salute mentale e/o mantenere l'accesso ai servizi di salute mentale.
I punti chiave del report Mental Health and COVID-19: Early evidence of the pandemic’s impact
Impatto generale della pandemia sulla salute mentale
- Si è verificato un aumento significativo dei problemi di salute mentale nella popolazione generale nel primo anno della pandemia.
- Sebbene i dati siano misti, l'età più giovane, il sesso femminile e le condizioni di salute preesistenti sono stati spesso fattori di rischio segnalati.
- Sono necessarie ulteriori ricerche sulla salute mentale e sul COVID-19 tra specifiche popolazioni a rischio e nei LMIC (Low to Middle Income Countries).
Suicidi
- I dati sulla mortalità per suicidio sono contrastanti e non indicano chiaramente un cambiamento nei tassi dall'inizio della pandemia.
- I dati hanno indicato un rischio maggiore di comportamenti suicidi tra i giovani.
- L'esaurimento (negli operatori sanitari), la solitudine e la diagnosi positiva di COVID-19 hanno aumentato il rischio di pensieri suicidi.
Rischi nelle persone affette da disturbi mentali
- Il rischio di malattie gravi e morte per COVID-19 era più alto tra le persone che hanno problemi di salute mentale.
- Tra le persone che convivono con disturbi mentali, la gravità della malattia e la mortalità sono aumentate con l'età più giovane e la gravità del disturbo.
- Non ci sono consistenti evidenze che le persone con disturbi mentali fossero più suscettibili all'infezione da COVID-19.
Impatto sui servizi di salute mentale
- I servizi di salute mentale ambulatoriali sono stati spesso interrotti durante la pandemia di COVID-19, diminuendo l'accesso alle cure essenziali.
- I rapporti hanno indicato che le interruzioni sono state in parte mitigate spostando i servizi verso l'assistenza sanitaria online.
- Infrastrutture inadeguate,disuguaglianze preesistenti e bassi livelli di alfabetizzazione tecnologica sono stati segnalati come ostacoli alla sanità elettronica.
Efficacia degli interventi
- Molti interventi psicologici, evidence-based per i disturbi mentali, erano disponibili prima della pandemia di COVID-19.
- Gli interventi psicologici studiati si sono rivelati efficaci nel prevenire o ridurre i problemi di salute mentale legati alla pandemia, sebbene i dati siano limitati.
- Non c'erano dati che confrontassero gli interventi psicologici adattati al COVID-19 con interventi non adattati.
WHO ha commentato e sintetizzato il documento in una
press release mettendo in evidenzia che la pandemia di COVID-19 ha innescato un
aumento del 25% della prevalenza di ansia e depressione in tutto il mondo.
La press release conclude con l’”amara” riflessione: «l’
impegno per la salute mentale deve essere accompagnato da un
aumento globale degli investimenti. Sfortunatamente, la situazione sottolinea una
carenza globale cronica di risorse per la salute mentale che continua ancora oggi. Il più recente
Atlante della salute mentale dell'OMS ha mostrato che nel
2020 i governi di tutto il mondo hanno speso in media poco più del
2% dei loro budget sanitari per la salute mentale e molti
paesi a basso reddito hanno riferito di avere
meno di 1 operatore di salute mentale ogni 100.000 persone».
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