Per i soggetti fragili e i malati cardiovascolari
Efficacia dei booster nei pazienti in emodialisi con COVID-19 che ricevono Molnupiravir16 febbraio 2023. Viruses. Real-World Effectiveness of SARS-CoV-2 Vaccine Booster in Hemodialysis Patients with COVID-19 Receiving Molnupiravir.
#NOVITÁ Studio retrospettivo che ha coinvolto 258 pazienti in emodialisi (HD) con COVID-19, trattati con molnupiravir. La coorte dello studio è stata strafificata in base allo stato di vaccinazione e sono state confrontate le caratteristiche al basale e i rischi di eventi compositi a 30 giorni (ricoveri in terapia intensiva correlate a COVID-19, ospedalizzazione o mortalità) tra i gruppi. L'analisi ha dimostrato che i richiami del vaccino SARS-CoV-2 hanno ridotto notevolmente il rischio di eventi compositi nei pazienti in emodialisi: 0,163 (0,063-0,423) per tre vs ≤ due dosi di vaccinazione; 0,309 (0,115-0,830) per quattro dosi vs. ≤ due dosi. Per i pazienti in emodialisi con COVID-19 inizialmente lieve o asintomatico che ricevono molnupiravir, i benefici dei richiami del vaccino SARS-CoV-2 sono importanti, indipendentemente dal tipo di vaccino.a
Vaccinazione ed eventi cardiaci avversi maggiori27 gennaio 2023. J Am Coll Cardiol. Impact of Vaccination on Major Adverse Cardiovascular Events in Patients With COVID-19 InfectionLa vaccinazione parziale o completa è associata a un minor rischio di eventi cardiaci avversi maggiori dopo l'infezione da SARS-CoV-2.
Vaccinazione nei pazienti con insufficienza cardiaca: un position paper della Heart Failure Association6 ottobre 2021. Eur J Heart Fail. COVID-19 vaccination in patients with heart failure: a position paper of the Heart Failure Association of the European Society of Cardiology.Questo documento è una guida per tutti gli operatori sanitari sulla vaccinazione anti COVID-19 nei pazienti con insufficienza cardiaca. La vaccinazione è indicata in tutti i pazienti con insufficienza cardiaca, compresi gli immunocompromessi (ad es. dopo un trapianto di cuore in terapia immunosoppressiva). E' preferibile vaccinare tali pazienti in uno stato clinico ottimale, che include stabilità clinica, idratazione e nutrizione adeguate, trattamento ottimizzato della malattia e di altre comorbidità (compresa la carenza di ferro). Le misure precauzionali, anche nei vaccinati, dovrebbero continuare, compreso l'uso di mascherine, l'igiene delle mani e il distanziamento sociale.
Efficacia, immunogenicità e sicurezza del vaccino anti-COVID negli anziani: revisione e meta-analisi13 settembre 2022. Front Immunol. Efficacy, immunogenicity and safety of COVID-19 vaccines in older adults: a systematic review and meta-analysis.
32 gli studi ammessi. Negli anziani, la vaccinazione è risultata efficace e ha fornito un tasso di protezione significativo contro la malattia grave. Le analisi dei sottogruppi e la meta-regressione hanno costantemente rilevato che i tipi di vaccino e il numero di dosi sono fattori di influenza primari per l'efficacia e l'immunogenicità. In particolare, i vaccini a mRNA hanno mostrato la migliore efficacia. Rispetto ai gruppi di controllo, la vaccinazione ha aumentato significativamente l'incidenza degli eventi avversi totali (AE), inclusa la maggior parte degli eventi avversi locali e sistemici, come dolore, febbre, brividi, ecc. Per i vaccini a DNA, l'incidenza di eventuali eventi avversi era simile tra i gruppi di vaccinazione e di controllo (p > 0,1), mentre i vaccini a mRNA presentavano il rischio più elevato della maggior parte degli eventi avversi (intervallo RR da 1,74 a 7,22).
Vaccini Covid-19 altamente efficaci nella maggior parte delle persone dei gruppi a rischio9 luglio 2021. Public Health England. Pfizer-BioNTech and Oxford AstraZeneca COVID-19 vaccine effectiveness and immune response among individuals in clinical risk groupsStudio (preprint) condotto su più di 1 milione di persone appartenenti ai gruppi a rischio di sviluppare malattia Covid-19 grave.
Sebbene l'
età sia il maggior fattore di rischio per gli esiti avversi dell'infezione, alcune
condizioni di salute aumentano il rischio di malattia grave. Diabete, asma grave, malattie cardiache croniche, malattie renali croniche, malattie epatiche croniche, malattie neurologiche e malattie o terapie che indeboliscono il sistema immunitario - come il cancro del sangue, l'HIV o la chemioterapia - sono state tutte collegate a un aumento del rischio di ospedalizzazione o morte per COVID-19.
Lo
studio ha rilevato che:
- l'efficacia complessiva del vaccino contro la malattia sintomatica nei gruppi a rischio è di circa il 60% dopo una dose di AstraZeneca o Pfizer-BioNTech, con piccole variazioni in base all'età
- dopo 2 dosi, l'efficacia del vaccino è dell'81% con AstraZeneca nelle persone dei gruppi a rischio di età compresa tra 16 e 64 anni. Non sono disponibili dati per Pfizer-BioNTech
- nelle persone dei gruppi a rischio di età pari o superiore a 65 anni, l'efficacia del vaccino Pfizer-BioNTech è dell'89% e dell'80% con AstraZeneca
- per coloro che sono immunodepressi, l'efficacia del vaccino dopo una seconda dose è del 74%, con una protezione simile a quella di coloro che non sono in un gruppo a rischio; sebbene in crescita dal 4% dopo la prima dose.
10 maggio 2021. Priorità del vaccino COVID-19 nei pazienti con patologie cardiovascolari: Position paper della Società Italiana di Cardiologia (SIC)Le malattie cardiovascolari sono tra le comorbilità più frequentemente associate alle infezioni severe da COVID-19, determinandone spesso una prognosi sfavorevole. Gli anziani affetti da malattie cardiovascolari sono quindi da considerare una categoria particolarmente vulnerabile, ma l’età non può essere l’unico fattore discriminante, in quanto anche pazienti di età giovane-adulta, che presentino gravi forme di cardiopatia, dovrebbero avere un accesso prioritario al programma vaccinale. Tale priorità si rende necessaria dal punto vista sanitario ed etico perché il numero limitato di vaccini non permetterà la vaccinazione di tutta la popolazione italiana in tempi brevi. Lo scopo di questo documento è quindi quello di stabilire una priorità nel calendario vaccinale tra i soggetti affetti dalle diverse forme di cardiopatia. Leggi il
Position paper della Società Italiana di Cardiologia (SIC) Società Italiana di Cardiologia (SIC)
Vaccinazioni delle persone fragili al domicilio: le raccomandazioni di CARD e SItI30 aprile 2021. La confederazione delle Associazioni regionali di distretto (CARD) e la Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) hanno stilato un
documento congiunto per ottimizzare le vaccinazioni dei pazienti fragili nella propria abitazione. I candidati alla vaccinazione a domicilio sono in prevalenza grandi anziani, assistiti a casa dai distretti, dai medici di famiglia e con la determinante assistenza “informale” di familiari e caregiver.
Documento di indirizzo e di raccomandazioni per garantire ai pazienti più fragili la continuità di cura in emergenza Covid stilato dal tavolo tecnico istituito fra Foce (
Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi), il Governo e Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). Si tratta di
linee guida ufficiali, che impegnano le Regioni nella tutela di 11 milioni di persone con tumori e malattie del cuore, e in cui viene richiesto che venga assegnata priorità assoluta (T1a) nella vaccinazione anti Covid a 392.600 pazienti con malattie oncologiche, cardiologiche e ematologiche, inserendoli nella stessa categoria degli operatori sanitari. A seguire, vi sono circa 3 milioni e 820mila (3.817.400) cittadini colpiti da queste grandi malattie che FOCE richiede che siano vaccinati nella fase immediatamente successiva del programma di immunizzazione (T2a) e, in ogni caso, prima delle persone di età compresa fra 60 e 69 anni non affette da patologie.
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