13/1/2023

Long Covid, varianti differenti ne influenzano le caratteristiche

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Le evidenze della correlazione tra le specifiche varianti SARS-CoV-2 e i sintomi da long COVID sono ancora scarse, ma nuovi dati stanno emergendo a un ritmo veloce.

Una revisione sistematica confronta la prevalenza dei sintomi di long COVID, in base alle varianti di SARS-CoV-2 nei sopravvissuti a COVID-19.

Sono stati consultati fino al 25 ottobre 2022, i database MEDLINE, CINAHL, PubMed, EMBASE e Web of Science, nonché i server di prestampa medRxiv e bioRxiv,
Sono stati inclusi gli studi caso-controllo e di coorte che analizzano la presenza di sintomi post-COVID che compaiono dopo un’infezione da SARS-CoV-2 da varianti Alpha (B.1.1.7), Delta (B.1.617.2) o Omicron (B.1.1.529/BA.1).

La qualità metodologica è stata valutata utilizzando la scala Newcastle-Ottawa.

Dei 430 studi identificati, 5 studi sottoposti a revisione paritaria e 1 preprint soddisfacevano i criteri di inclusione.

Il campione comprendeva 355 pazienti infetti dalla variante che ha avuto origine a Wuhan, 512 infetti dalla variante Alpha, 41.563 da Delta e 57.616 infetti da Omicron.
La qualità metodologica di tutti gli studi era elevata.

La prevalenza di long COVID era più alta negli individui infetti dalla variante originaria (50%) rispetto a quelli infetti dalle varianti Alpha, Delta o Omicron.

Sembra che la prevalenza di long COVID negli individui infetti da Omicron sia la più bassa, ma i dati attuali sono eterogenei e i dati a lungo termine hanno, in questa fase, un follow-up ovviamente più breve rispetto alle varianti precedenti.

La tabella 2 mostra i dati provenienti dagli studi che hanno indagato i sintomi di long COVID secondo le varianti di SARS-CoV-2.
varianti long covid tab2
Apri la tabella in una risoluzione maggiore


La fatica è il sintomo più diffuso del long COVID in tutte le varianti SARS-CoV-2, ma anche il dolore è prevalente.

I dati disponibili suggeriscono che l'infezione con la variante Omicron si traduce in un minor numero di sintomi rispetto alle varianti precedenti; tuttavia, i risultati dovrebbero essere considerati con cautela per l'esiguo numero di studi e la mancanza del controllo dei fattori confondenti, ad esempio reinfezioni o stato vaccinale.

Sembra, inoltre, che le persone infette dalla variante storica abbiano maggiori probabilità di sviluppare la sintomatologia da long COVID.

Per saperne di più:

quadratino Long-COVID Symptoms in Individuals Infected with Different SARS-CoV-2 Variants of Concern: A Systematic Review of the Literature.
Fernández-de-Las-Peñas C, Notarte KI, Peligro PJ, Velasco JV, Ocampo MJ, Henry BM, Arendt-Nielsen L, Torres-Macho J, Plaza-Manzano G.
Viruses. 2022 Nov 25;14(12):2629. doi: 10.3390/v14122629.

Per approfondire:

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