Revision of world population prospects 2022 è la ventisettesima edizione delle stime e delle proiezioni demografiche ufficiali delle
Nazioni Unite, preparate dalla Divisione per la popolazione del Dipartimento degli affari economici e sociali.
Vengono presentate online le stime della
popolazione dal 1950 ad oggi per
237 paesi o aree, sostenute da analisi delle tendenze demografiche storiche.
Quest'ultima valutazione prende in considerazione i risultati di
1.758 censimenti nazionali della popolazione condotti tra il 1950 e il 2022, nonché le informazioni provenienti dai sistemi di registrazione anagrafica e da
2.890 indagini campionarie rappresentative a livello nazionale.
La revisione del 2022 (pubblicata nel mese di luglio 2022) presenta anche
proiezioni demografiche per l'anno
2100 che riflettono una serie di risultati plausibili a livello globale, regionale e nazionale.
I risultati principali sono presentati in una
serie di file formato excel che mostrano gli
indicatori demografici chiave per ciascun gruppo di sviluppo delle Nazioni Unite, gruppo di reddito della World Bank, regione geografica, regione dei Sustainable Development Goals (SDGs), sottoregione e paese o area per periodi o date selezionati tra il
1950-2100.
Il
database (Data Portal) fornisce l'accesso a un
sottoinsieme di indicatori chiave e una visualizzazione interattiva dei dati, inclusa un'API aperta per l'accesso programmatico.
Per gli utenti esperti che hanno bisogno di utilizzare questi dati in un database o in un software statistico, è consigliato utilizzare un
formato Csv per il download totale. Gli
special aggregates forniscono ulteriori raggruppamenti di paesi.
Per la prima volta, le stime e le proiezioni sono presentate in
intervalli di età e tempo di un anno invece degli intervalli dei cinque anni utilizzati in precedenza. I vari dataset disaggregati per età sono disponibili in due forme: per fasce di età standard di 5 anni e per singole età.
10 messaggi chiave
Tra le pubblicazioni inerenti il report World Population Prospects 2022,
Ten Key Messages sintetizza 10 messaggi chiave.
1. La popolazione mondiale continua a crescere, ma il ritmo di crescita sta rallentando.
Nel 2020, il tasso di crescita della popolazione mondiale è sceso sotto l'1% annuo per la prima volta dal 1950.
Le ultime proiezioni delle Nazioni Unite suggeriscono che la popolazione mondiale potrebbe crescere fino a circa 8,5 miliardi nel 2030 e 9,7 miliardi nel 2050; si prevede che raggiungerà un picco di circa 10,4 miliardi di persone durante gli anni 2080 e rimarrà a tale livello fino al 2100. Si ipotizza inoltre che la popolazione mondiale raggiungerà gli 8 miliardi il 15 novembre 2022 e si prevede che l'India supererà la Cina come paese più popoloso del mondo nel 2023.
2. Le politiche volte a ridurre la fecondità avrebbero uno scarso impatto immediato sul ritmo della crescita globale.
Due terzi dell'aumento previsto della popolazione mondiale entro il 2050 saranno guidati dallo slancio della crescita passata, che è incorporata nella struttura dell'età giovanile della popolazione attuale.
Per questo motivo, ulteriori azioni da parte dei governi mirate a ridurre la fertilità, non avrebbero un impatto importante sul ritmo di crescita da qui alla metà del secolo, al di là del graduale rallentamento anticipato dalle proiezioni.
Tuttavia, l'effetto cumulativo di una minore fertilità, se mantenuta per diversi decenni, potrebbe essere una riduzione più sostanziale della crescita della popolazione globale nella seconda metà del secolo.
3. La rapida crescita della popolazione è sia causa che conseguenza del lento progresso nello sviluppo.
L'elevata fertilità e la rapida crescita della popolazione rappresentano sfide per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile.
La necessità di educare un numero crescente di bambini e di giovani, ad esempio, sottrae risorse agli sforzi per migliorare la qualità dell'istruzione.
Allo stesso tempo, il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), in particolare quelli relativi a salute, istruzione e genere, è probabile che possa accelerare la transizione verso una minore fecondità in paesi con livelli ancora elevati.
4. Mentre l'aspettativa di vita continua ad aumentare a livello globale, permangono grandi disparità.
La crescita della popolazione è in parte causata dal calo dei livelli di mortalità, che si riflette nell'aumento dei livelli di aspettativa di vita alla nascita.
L'aspettativa di vita globale alla nascita ha raggiunto i 72,8 anni nel 2019, con un miglioramento di quasi 9 anni dal 1990. Si prevede che ulteriori riduzioni della mortalità si tradurranno in una longevità globale media di circa 77,2 anni nel 2050.
Eppure nel 2021, l'aspettativa di vita per i paesi meno sviluppati è rimasta indietro di 7 anni rispetto alla media globale. Allo stesso modo, lo svantaggio maschile nell'aspettativa di vita è osservato in tutte le regioni e paesi, con variazioni che vanno da 7 anni in America Latina e Caraibi a 2,9 anni in Australia e Nuova Zelanda.
5. Una percentuale crescente di popolazione in età lavorativa può contribuire a stimolare la crescita economica pro capite.
Nella maggior parte dei paesi dell'Africa sub-sahariana, così come in alcune zone dell'Asia e dell'America Latina e dei Caraibi, la quota di popolazione in età lavorativa (tra i 25 e i 64 anni) è in aumento grazie alle recenti riduzioni di fertilità.
Questo cambiamento nella distribuzione per età offre un'opportunità limitata nel tempo per una crescita economica accelerata pro capite, nota come “dividendo demografico”.
Per massimizzare i potenziali benefici di una distribuzione dell'età favorevole, i paesi dovrebbero investire nell'ulteriore sviluppo del loro capitale umano garantendo l'accesso all'assistenza sanitaria e un'istruzione di qualità per tutte le fasce d'età e promuovendo opportunità di occupazione produttiva e di lavoro dignitoso.
6. La popolazione degli anziani sta aumentando sia in numero che in percentuale sul totale.
La popolazione di età superiore ai 65 anni sta aumentando più rapidamente della popolazione giovane. Di conseguenza, la quota della popolazione mondiale di età pari o superiore a 65 anni dovrebbe aumentare dal 10% nel 2022 al 16% nel 2050.
A questo punto si prevede che il numero di persone di età pari o superiore a 65 anni in tutto il mondo, sarà più del doppio del numero di bambini sotto i 5 anni e circa lo stesso del numero degli under 12.
I paesi con popolazioni che invecchiano dovrebbero adoperarsi per adeguare i programmi pubblici al crescente numero di anziani, anche istituendo programmi universali con sistemi di assistenza sanitaria e di assistenza a lungo termine e migliorando la sostenibilità dei sistemi previdenziali e pensionistici.
7. Sempre più paesi hanno iniziato a sperimentare il declino della popolazione.
La fertilità è diminuita notevolmente negli ultimi decenni in molti paesi. Oggi due terzi della popolazione mondiale vive in un paese o in un'area in cui la fecondità complessiva è inferiore a 2,1 nascite per donna, all'incirca il livello richiesto per una crescita zero a lungo termine per una popolazione con bassa mortalità.
Si prevede che le popolazioni di 61 paesi o aree diminuiranno dell'1% o più tra il 2022 e il 2050, a causa di livelli di fertilità bassi e, in alcuni casi, degli elevati tassi di emigrazione.
8. La migrazione internazionale sta avendo un impatto importante sulle tendenze demografiche di alcuni paesi.
Per i paesi ad alto reddito tra il 2000 e il 2020, il contributo della migrazione internazionale alla crescita della popolazione (flusso netto di 80,5 milioni) ha superato il saldo delle nascite sui decessi (66,2 milioni).
Nei decenni successivi, la migrazione sarà l'unico motore della crescita della popolazione nei paesi ad alto reddito. Al contrario, per il prevedibile futuro, l'aumento della popolazione nei paesi a reddito basso e medio-basso continuerà a essere trainato da un eccesso di nascite sulle morti.
Tutti i paesi, siano essi soggetti a flussi netti in entrata o in uscita di migranti, dovrebbero accettare misure per facilitare una migrazione ordinata, sicura, regolare e responsabile, in conformità con l'obiettivo SDG 10.7.
9. La pandemia di COVID-19 ha colpito tutte e tre le componenti del cambiamento demografico.
L'aspettativa di vita globale alla nascita è scesa a 71,0 anni nel 2021, in calo rispetto ai 72,8 del 2019, principalmente a causa dell'impatto della pandemia della malattia da coronavirus (COVID-19).
L’evidenza disponibile circa gli effetti della pandemia sui livelli di fertilità rimane eterogenea. Nei paesi a basso e medio reddito, la disponibilità e la domanda di sistemi di contraccezione, così come il numero riferito di gravidanze e nascite indesiderate, sono rimasti relativamente stabili.
Nei paesi ad alto reddito, dove sono disponibili informazioni più dettagliate derivanti dai sistemi di registrazione delle nascite, sembra che le ondate successive dell'epidemia potrebbero aver generato fluttuazioni a breve termine del numero di gravidanze e nascite. Inoltre, la pandemia ha fortemente limitato tutte le forme di mobilità umana, compresa la migrazione internazionale.
10. I dati sulla popolazione forniscono informazioni critiche da utilizzare nella pianificazione dello sviluppo.
La pandemia di COVID-19 ha influenzato molte operazioni di raccolta dati in tutto il mondo. I paesi e i partner di sviluppo dovrebbero dare priorità al ciclo di censimenti della popolazione nel 2020, in quanto tali dati forniscono informazioni fondamentali per la pianificazione dello sviluppo e per valutare i progressi verso il raggiungimento degli SDGs.
Le statistiche demografiche per l’Italia e le proiezioni per il futuro
Specifici
grafici mostrano la sintesi dei dati, ed è possibile selezionare quelli riferiti all’Italia.
Riportiamo due esempi.
Selezionando “Demographic Profiles” e “Population Pyramids”, possiamo selezionare l’anno d’interesse e visualizzare il grafico corrispondente.
Da “Probabilistic Projections” per “Population” e “Total Population”, otteniamo invece:
Possiamo selezionare i grafici per ottenere ulteriori informazioni su stime riferite a fertilità, aspettativa di vita, mortalità ed altro ancora.
In conclusione la
consultazione online di World Population Prospects 2022 può costituire un'utile fonte di dati aggiuntiva, magari anche solo per un confronto con quelli già a disposizione da altre fonti.
Per saperne di più: