Recentemente vari giornali hanno riportato i dati di una
survey, condotta dalla
Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi), su un campione rappresentativo di oltre
duemila professionisti sanitari e presentata a Milano al 28° Congresso nazionale della Federazione.
Un
articolo del Sole24Ore e
uno di Quotidiano Sanità evidenziano alcuni punti chiave emersi dall’indagine, che qui riportiamo parzialmente.
In totale a dichiararsi in “
burnout” è il
49,6% del campione ma la percentuale sale al 52% quando si parla di medici, per ridiscendere al 45% nel caso degli infermieri. E in entrambi i casi l’
incidenza è più del doppio tra le donne.
Ad influire sullo stato di
stress cronico è anche il fattore
età, visto che sotto i trent’anni la percentuale di chi è in burnout cala al 30,5%.
Proiettando i dati più che significativi delle medicine interne sull’universo mondo dei professionisti della nostra sanità pubblica abbiamo oltre
56mila medici e
125.500 infermieri che lavorano in
burnout.
Lo stress è tra le cause principali nel causare gli errori in corsia
Uno studio condotto dalla Johns Hopkins University School of Medicine e dalla Mayo Clinic del Minnesota ha rilevato
almeno un errore grave nel corso dell’anno nel
36% dei camici bianchi in burnout. Percentuale che proiettata sul totale dei nostri medici dà un totale di oltre 20.000 errori gravi.
Discorso analogo per gli infermieri. Qui una serie di studi internazionali, raccolti dalla Fnopi (Federazione degli ordini infermieristici), stima siano addirittura il 57% gli errori clinici più o meno gravi commessi nell’arco di un anno. Questo dato applicato sul numero degli infermieri pubblici operanti in Italia in burnout, porta a altri 71.500 errori in fase di assistenza, per un totale complessivo di almeno 92.000.
Desiderio di licenziarsi soprattutto tra chi ha responsabilità
Tra i
coordinatori infermieristici il 45% è infatti in burnout e la stessa percentuale pensa di licenziarsi entro l’anno.
Percentuali appena più basse si rilavano tra i coordinatori
medici, dove in burnout è il 31,8%, mentre la percentuale di chi pensa di licenziarsi entro l’anno è del 47,4%.
I professionisti sanitari sono ancora motivati e gratificati dal loro lavoro?
Nonostante le difficili se non impossibili condizioni di lavoro e il risvolto che queste hanno su psiche e salute dei professionisti sanitari, sia la stragrande maggioranza dei medici che quella degli infermieri «sente di aver
affrontato efficacemente i problemi dei propri pazienti» e di «aver
realizzato molte cose nel corso della propria attività lavorativa».
Nello specifico l’84% dei camici i bianchi «crede di influenzare positivamente la vita delle altre persone con il proprio lavoro» e nel 73% dei casi si sente «rallegrata dopo aver lavorato con i propri pazienti».
L’organizzazione del lavoro può fare la differenza in ogni contesto lavorativo
Una recente
review ha valutato sistematicamente l'
efficacia degli interventi a livello organizzativo per migliorare l'ambiente psicosociale di lavoro, la salute dei lavoratori e la loro permanenza.
Quando si valuta l'efficacia degli interventi a livello organizzativo, è opportuno distinguere tra endpoint prossimali e distali.
Gli endpoint prossimali si riferiscono agli effetti degli interventi a livello organizzativo nelle condizioni dell’ambiente psicosociale del lavoro, aumentando ad esempio la considerazione (influence) dei lavoratori o preventivando la violenza sul lavoro.
Gli endpoint distali riguardano gli effetti degli interventi a livello organizzativo, sulla salute psico-fisica dei lavoratori e sulla permanenza al lavoro
È stata condotta una overview delle revisioni sistematiche sugli interventi a livello organizzativo pubblicate tra il 2000 e il 2020. Sono stati consultati sistematicamente database accademici e bibliografie selezionate, e sono stati contattati esperti, ottenendo 27.736 record.
Delle 76 revisioni ammissibili, 24 di qualità debole sono state escluse, producendo 52 revisioni di qualità moderata (N=32) o forte (N=20), che coprono 957 studi primari. E’ stata valutata la qualità delle prove in base alla qualità della revisione, alla coerenza dei risultati e alla proporzione di studi controllati.
Delle 52 revisioni, 30 hanno studiato un approccio di intervento specifico e 22 risultati specifici.

Per quanto riguarda gli approcci di intervento, è stata riscontrata:
- una forte qualità delle prove per gli interventi incentrati su:
- cambiamenti nell'organizzazione dell'orario di lavoro.
- una qualità moderata delle prove per gli interventi basati su:
- influenza su mansioni lavorative o organizzazione del lavoro
- cambiamenti nell'approccio all'assistenza sanitaria
- miglioramenti delle condizioni psicosociali dell’ambiente di lavoro.
Per quanto riguarda i risultati, sono state evidenziate:
- prove di qualità elevata per gli interventi su:
- prove di qualità moderata per:
- vari effetti su salute e benessere.
Per tutti gli altri tipi d’interventi, la qualità delle prove era bassa o inconcludente, compresi gli interventi per la permanenza al lavoro.
In sintesi, questa overview di revisioni sistematiche ha identificato una qualità delle prove forte o moderata per l'efficacia degli interventi a livello organizzativo per quattro approcci di intervento specifici e due esiti di salute.
Ciò suggerisce che l'ambiente di lavoro e la salute dei dipendenti possono essere migliorati da alcuni interventi a livello organizzativo. Tuttavia, non tutti gli interventi a livello organizzativo hanno portato a effetti positivi, e l'evidenza è bassa o inconcludente per diversi tipi di intervento.
Implementazione e contesto vengono sempre più valutati negli studi di intervento, ma anche questa conoscenza deve essere sintetizzata in revisioni e overview di revisioni per comprendere meglio cosa serva agli interventi a livello organizzativo per essere realmente efficaci.
Per saperne di più:
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Sole24Ore. Un sanitario su due è in burn out: in corsia 100mila errori l’anno per lo stress. 6 maggio 2023
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Quotidiano Sanità. Congresso Fadoi: “Metà di medici e infermieri è in burnout e uno su due pensa di licenziarsi”. 6 maggio 2023
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How effective are organizational-level interventions in improving the psychosocial work environment, health, and retention of workers? A systematic overview of systematic reviews. Aust B, Møller JL, Nordentoft M, Frydendall KB, Bengtsen E, Jensen AB, Garde AH, Kompier M, Semmer N, Rugulies R, Jaspers SØ. Scand J Work Environ Health. 2023 May 9:4097. doi: 10.5271/sjweh.4097. Epub ahead of print. PMID: 37158211. |
Per approfondire: