Istat ha pubblicato il primo
Rapporto sulle istituzioni pubbliche, che presenta per la prima volta in maniera omogenea le informazioni del Censimento permanente delle istituzioni pubbliche (con anno di riferimento 2020), integrate da altre fonti statistiche più recenti.
Il volume si articola attraverso
6 approfondimenti tematici relativi all’articolazione del sistema delle istituzioni pubbliche e di alcune sottopopolazioni di interesse; alle caratteristiche delle risorse umane impiegate, al ruolo del settore pubblico nella ricerca e sviluppo; ai cambiamenti e alle aree di possibile miglioramento nell’offerta dei servizi; all’impegno per la digitalizzazione delle istituzioni; alla governance delle istituzioni e ai
rischi di corruzione; nonché ai progressi per la sostenibilità ambientale.
Il capitolo 3, dedicato ai servizi, si apre con un
focus sui servizi sanitari, in particolare sulla
dotazione di personale medico e infermieristico.
I punti chiave.
- Criticità nella dotazione di personale medico e infermieristico.
- La dotazione di medici e infermieri nel SSN è influenzata da tetti di spesa e dall'invecchiamento demografico dei professionisti.
- A ciò si aggiunge la carenza di medici in convenzione con il SSN (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta).
- Previsioni sulla carenza di medici di medicina generale (MMG) secondo il Rapporto sui medici di medicina generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
- Entro il 2025, il 34% dei medici di medicina generale presenti nel 2021 lascerà il servizio.
- Tra il 2010 e il 2021, la disponibilità di MMG è diminuita (da 7,6 a 6,8 per 10.000 abitanti).
- Si è assistito a un aumento dei medici che assistono più di 1.500 pazienti, che è passato dal 25,1% del 2010 al 42,1% nel 2021.
- Stabilità dei pediatri di libera scelta.
- La disponibilità dei pediatri è rimasta stabile grazie alla riduzione della popolazione infantile.
- Tendenze positive nel personale infermieristico.
- Dopo una diminuzione fino al 2016, la disponibilità di infermieri è aumentata, raggiungendo 44,8 per 10.000 abitanti nel 2021.
- Tuttavia, nel Mezzogiorno, la disponibilità è inferiore rispetto al Centro-Nord (circa 10 infermieri in meno ogni 10.000 abitanti).
- Sfida dell'invecchiamento del personale sanitario.
- Molti medici e infermieri si avvicinano all’età pensionabile, questo determina un'aspettativa di carenza futura di personale, soprattutto tra i medici specialisti.
- Nel 2022, l'età media dei medici specialisti è di 53,7 anni, con il 38,3% di medici che ha almeno 60 anni.
- L'aumento dei medici ultra-65enni varia tra le specialità, superando il 30% in ginecologia, chirurgia e cardiologia, mentre è inferiore nel caso della medicina d’urgenza e oncologia.
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