I risultati di precedenti studi sul consumo di diete vegetariane e del loro impatto sulla pressione sanguigna, indicano un consenso sul fatto che le
diete a base vegetale siano collegate alla
riduzione della pressione sanguigna.
I meccanismi d'azione suggeriti sono molteplici; una
revisione sistematica fornisce un riepilogo delle
scoperte più recenti sulle diete a base di alimenti vegetali e del loro impatto sulla pressione sanguigna, insieme a un'analisi delle molecole responsabili degli effetti osservati.
I principali studi sugli effetti della dieta vegetariana
Gli autori evidenziano brevemente innanzitutto due dei
principali studi trasversali disponibili su questo argomento.
Da un lato, lo
studio Epic-Oxford ha incluso più di diecimila soggetti
britannici e ha mostrato che i vegani presentavano i livelli più bassi di ipertensione e pressione sanguigna, mentre gli individui che mangiavano carne presentavano i più alti.
Allo stesso modo, in soggetti selezionati arbitrariamente dalla coorte
Adventist Health Study-2 (AHS-2) (comprendente quasi centomila
avventisti in Nord America), vegani e vegetariani presentavano livelli di pressione arteriosa inferiori rispetto a chi mangiava carne.
Da notare che, in entrambi gli studi, l'aggiustamento per l'indice di massa corporea (BMI) ha ridotto l'entità di questi risultati.
L'
impatto dei modelli dietetici sulla pressione è stato anche esplorato in numerose
indagini prospettiche di coorte.
Nel contesto del
Coronary Artery Risk Development in Young Adults (CARDIA), è stata trovata una relazione dose-dipendente tra l'assunzione di
cibo vegetale (cereali integrali, frutta, verdura, ecc.) e la ridotta incidenza di aumento della pressione arteriosa.
Inoltre, nell'
analisi combinata del Nurses' Health Study (NHS) I e II e del Health Professionals Follow-up Study (HPFS), è stata trovata un'
associazione tra ipertensione e consumo di carne e pesce.
Risultati simili sono stati riportati in altri studi prospettici minori e i vari meccanismi d'azione sono in corso di chiarimento.
Pressione e alimentazione a base vegetale: la revisione sistematica
La
strategia di ricerca per realizzare la revisione, secondo i Preferred reporting items for systematic review and meta-analyses (PRISMA, è mostrata nella
figura 1Sono stati consultati PubMed, Web of Science e Scopus; le strategie di ricerca della letteratura utilizzate per ciascun database e i termini di ricerca della sintassi sono visualizzati nella
tabella supplementare 1.
La ricerca ha recuperato
8422 articoli. Dopo aver escluso articoli < 2020, record duplicati, revisioni, studi non umani, ecc., sono stati inclusi
39 articoli, inseriti nella
tabella 1.
Evidenze sugli effetti di particolari diete a base di alimenti vegetali
Esistono
molti modelli dietetici nelle varie diete essenzialmente
a base vegetale comprese:
- le diete vegetariane e le loro varianti
- la dieta Dietary Approach to Stop Hypertension (DASH)
- la dieta mediterranea (Med)
- la dieta nordica
- altre diete a base di frutta, verdura e cereali integrali.
La revisione riporta le
caratteristiche di queste diete e i
risultati degli studi sugli effetti collegati a ciascuna di esse.
Descrive poi le
evidenze che si stanno palesando dai recenti studi randomizzati controllati (randomized controlled trials – RCT).
I componenti con azione ipertensiva nelle diete a base vegetale
Nella revisione vengono considerati e descritti i principali effetti di alcune sostanze.
Vitamina C
L'acido ascorbico può svolgere un ruolo chiave nell'effetto benefico della dieta a base vegetale sulla pressione arteriosa. Questi effetti probabilmente non sono mediati dalla modulazione redox e comportano il mantenimento di cofattori come la tetraidrobiopterina. Sulla base della letteratura, viene sostenuto l'
uso della vitamina C da parte di medici e pazienti come
terapia aggiuntiva contro l'ipertensione.
Potassio
Gli autori della review suggeriscono un
effetto indiretto dell'elevato apporto di potassio, vale a dire che un elevato consumo attraverso una dieta a base vegetale
sostituisce in gran parte quello del sodio, componente naturale delle carni (soprattutto affumicati e salumi) e di alcuni confort food (ad esempio pizza e snack salati) o aggiunto come parte del sale per esaltare il sapore e il gusto.
Polifenoli
Sono probabilmente un importante contributo alle azioni ipotensive dei regimi dietetici a base vegetale. Anche se la portata e la vera natura delle loro azioni biochimiche non è stata completamente chiarita, è molto probabile che una combinazione di
attività antiossidanti indirette (mantenendo così la funzione dell'enzima ossido nitrico sintasi endoteliale - eNOS ed evitandone il disaccoppiamento),
azioni antinfiammatorie,
idrossilazione diretta di eNOS, antagonismo dei canali del calcio di tipo L (L-type Ca2+ channels), ecc. contribuiscano all'aumentata vasomozione, che è stata associata in studi clinici e dimostrata da alcuni esperimenti sull'uomo.
Acidi grassi Omega 3
Una dieta a base vegetale fornisce acidi grassi polinsaturi che, se consumati in proporzioni elevate,
probabilmente esercitano
effetti cardioprotettivi. Non è ancora chiaro e richiede ulteriori ricerche se e in che misura tali effetti siano modulati dall'aumento della vasomozione e del controllo della pressione arteriosa.
Acidi grassi Omega 6
Gli acidi grassi omega 6, in particolare l’acido linoleico,
non sembrano avere effetti rilevanti e clinicamente importanti sulla pressione sanguigna.
Pertanto, le attività cardioprotettive di un'appropriata assunzione di omega 6 sono probabilmente dovute alle loro azioni di
abbassamento del colesterolo piuttosto che ai loro effetti sulla pressione arteriosa.
Le conclusioni della revisione sistematica
I dati discussi nella revisione sistematica ci consentono di concludere che le
diete a base vegetale sono associate a una
pressione sanguigna più bassa e a risultati di salute complessivamente migliore (in particolare, sul sistema cardiovascolare) rispetto alle diete a base animale.
I meccanismi di azione vengono attivamente studiati e coinvolgono molti macro e micronutrienti abbondanti nelle piante e nelle pietanze preparate con esse.
Gli autori sottolineano inoltre la necessità di guardare alla
salute umana come strettamente intrecciata con la
salute del pianeta, poiché è necessario considerare la "pressione ambientale" complessiva della produzione alimentare. In generale, le
diete a base animale hanno un impatto maggiore di quelle a base vegetale; per questo motivo, queste ultime dovrebbe essere promosse in un quadro "One health".
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