MALATTIE INFETTIVE. Do direct acting antivirals cure chronic hepatitis C? Epatite cronica C. A tutt'oggi è evidente l'effetto dei nuovi antivirali che agiscono direttamente sul virur dell'Epatite C. Gli Autori dell'articolo nel capitolo "Incertezze" del BMJ, tutti operanti nell'Ospedale Universitario di Copenhagen, riconoscono che ci sia un'apparente eliminazione dell'agente virale nei pazienti cronici trattati, ma che prima di parlare di guarigione sia necessario continuare ancora la sorveglianza attiva.
SCREENING MAMMOGRAFICO. Breast cancer screening error: fatal mistake or lucky escape? Analisi di come può essere successo che il sistema di reclutamento delle donne per lo screening mammografico abbia letteralmnente saltato in questi ultimi anni almeno 450.000 donne inglesi.
MALATTIE INFETTIVE. Do direct acting antivirals cure chronic hepatitis C? Epatite cronica C. A tutt'oggi è evidente l'effetto dei nuovi antivirali che agiscono direttamente sul virur dell'Epatite C. Gli Autori dell'articolo nel capitolo "Incertezze" del BMJ, tutti operanti nell'Ospedale Universitario di Copenhagen, riconoscono che ci sia un'apparente eliminazione dell'agente virale nei pazienti cronici trattati, ma che prima di parlare di guarigione sia necessario continuare ancora la sorveglianza attiva.
EPIDEMIOLOGIA. Mapping the burden of cholera in sub-Saharan Africa and implications for control: an analysis of data across geographical scales Studio epidemiologico policentrico per la produzione di mappe di diffusione del colera nell'Africa subsahariana, derivato dalla somma e analisi di quasi 300 differenti registri di dati. Editoriale del CDC che ilustra come i dati raccolti possono consentire la redazione di un piano di attività di altissima efficacia per la eradicazione della malattia (in analogia con il famoso lavoro di Snow del 1854 per la eradicazione del colera a Londra).
EPIDEMIOLOGIA. Mapping the burden of cholera in sub-Saharan Africa and implications for control: an analysis of data across geographical scales Studio epidemiologico policentrico per la produzione di mappe di diffusione del colera nell'Africa subsahariana, derivato dalla somma e analisi di quasi 300 differenti registri di dati. Editoriale del CDC che ilustra come i dati raccolti possono consentire la redazione di un piano di attività di altissima efficacia per la eradicazione della malattia (in analogia con il famoso lavoro di Snow del 1854 per la eradicazione del colera a Londra).
CURE PRIMARIE. Can Retail Clinics Transform Health Care? Retail clinic, walk-in clinic, urgent clinic e forse altri termini stanno a indicare strutture poliambulatoriali ad accesso diretto, a pagamento "out-of-pocket" ma a costi contenuti, ormai diffusissime in Nord America e che si stanno diffondendo anche in Europa, e quindi in Italia, come risposta alla debolezza delle cure primarie. Il basso costo per il paziente, la rapidità di accesso e la ridotta attesa della prestazione sono i fattori che piu' influiscono alla loro diffusione, che era stata prevista nell'editoriale del 2012 e viene constatata nell'editoriale 2018. Le tre dizioni stanno ad indicare assetti differenti: nel primo caso la collocazione (nelle farmacie, nei centri commerciali ecc.), nel secondo la facilità di accesso, nel terzo la possibilità di ottenere risposte rapide.
MEDICINA GENERALE, NEFROLOGIA. Effect of Coaching to Increase Water Intake on Kidney Function Decline in Adults With Chronic Kidney Disease Bere molta acqua è ritenuta comunemente una prassi salutare ed esistono studi clinici che lo confermano. Non è invece noto se bere molta acqua faccia bene o no anche agli affetti da insufficienza renale cronica. Nei nefropatici cronici studiati in questo articolo l'assunzione di piu' o meno acqua non ha portato alcuna modifica alla progressione del danno renale.
CURE PRIMARIE. Can Retail Clinics Transform Health Care? Retail clinic, walk-in clinic, urgent clinic e forse altri termini stanno a indicare strutture poliambulatoriali ad accesso diretto, a pagamento "out-of-pocket" ma a costi contenuti, ormai diffusissime in Nord America e che si stanno diffondendo anche in Europa, e quindi in Italia, come risposta alla debolezza delle cure primarie. Il basso costo per il paziente, la rapidità di accesso e la ridotta attesa della prestazione sono i fattori che piu' influiscono alla loro diffusione, che era stata prevista nell'editoriale del 2012 e viene constatata nell'editoriale 2018. Le tre dizioni stanno ad indicare assetti differenti: nel primo caso la collocazione (nelle farmacie, nei centri commerciali ecc.), nel secondo la facilità di accesso, nel terzo la possibilità di ottenere risposte rapide.
La U.S. Preventive Services Task Force ha rilasciato oggi le raccomandazioni sullo screening per il tumore alla prostata. Oltre al documento finale, ha sviluppato le risposte alle domande più frequenti, un video e un'infografica per aiutare operatori sanitari e pubblico a comprendere a pieno il tema.
La U.S. Preventive Services Task Force ha rilasciato oggi le raccomandazioni finali sullo screening per il tumore alla prostata.
Sulla base di una revisione delle prove, la Task Force raccomanda che gli uomini di età compresa tra 55 e 69 anni decidano individualmente se sottoporsi a screening dopo un colloquio con il proprio medico circa i potenziali benefici e danni. Negli uomini di 70 anni e più, i potenziali benefici non superano i danni attesi e quindi per loro non è consigliato lo screening periodico per il tumore alla prostata.