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Testo Fonte: www.cdc.gov
Una volta che la resistenza agli antibiotici si è diffusa, è difficile da controllare, proprio come un incendio. "Stare in guardia per contenere la prima scintilla" è uno dei messaggi che i CDC americani hanno utilizzato a commento dei dati sulla diffusione dell'antibiotico-resistenza negli USA.
containment strategy cdcUna volta che la resistenza agli antibiotici si è diffusa, è difficile da controllare, proprio come un incendio. Tipi nuovi o rari di antibiotico-resistenza fungono da scintille: se non vengono fermati rapidamente, possono degenerare.

"Stare in guardia per contenere la prima scintilla" è uno dei messaggi che i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) hanno utilizzato per commentare i dati sulla diffusione dell'antibiotico-resistenza e il nuovo piano di azione.

Più di 23mila americani muoiono ogni anno per infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici. Sebbene le minacce di resistenza agli antibiotici varino a livello nazionale, il problema è stato riscontrato in ogni stato. I batteri con inusuale resistenza a tutti o alla maggior parte degli antibiotici testati, rari o portatori di particolari geni di resistenza, sono in costante sviluppo e diffusione.

Impegnare nuove risorse a livello nazionale, predisporre azioni tempestive e aggressive anche in presenza di un singolo caso, possono impedire ai germi con insolita resistenza di diffondersi nelle strutture sanitarie e causare infezioni difficili da trattare o addirittura non curabili.

Ad esempio, le stime dei CDC mostrano che questo approccio “aggressivo” potrebbe prevenire 1.600 casi di CRE (Enterobacteriaceae resistente ai Carbapenemi) in un singolo stato nell'arco di tre anni.

I dipartimenti sanitari potrebbero guidare la strategia di contenimento e agire rapidamente con le strutture sanitarie e i CDC al primo segno di resistenza insolita:
  • assicurandosi che tutte le strutture sanitarie sappiano quali siano i laboratori statali e locali disponibili e quali gli isolati (campioni perfetti – pure- di un germe) da inviare per il test e sviluppino un piano per rispondere rapidamente a geni e germi insoliti quando si presentano per la prima volta
  • valutando la qualità e la coerenza del controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie in tutto lo stato e aiutando a migliorare le pratiche
  • coordinandosi con le strutture sanitarie interessate, i nuovi laboratori regionali AR Lab Network e i CDC per ogni caso di resistenza insolita. Le indagini dovrebbero includere valutazioni sul controllo delle infezioni in loco e screening di colonizzazione per le persone che potrebbero essere state esposte e che potrebbero diffonderlo ad altri. Le azioni devono continuare fino al controllo della diffusione
  • fornendo i risultati di laboratorio e raccomandazioni tempestive alle strutture sanitarie interessate. Inoltre, se il paziente proviene da, o è stato trasferito in un'altra struttura, avvertire la struttura

Per saperne di più:

quadratino  Containing Unusual Resistance: Early, aggressive action can prevent spread
quadratino Sintesi del piano d'azione
quadratino Germs with Unusual Antibiotic Resistance Widespread in U.S. – Press Release
quadratino CDC containment strategy
quadratino Interim Guidance for a Health Response to Contain Novel or Targeted MDROs





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Si
Testo Fonte: www.clinicalkey.com
La classificazione del diabete prevede attualmente due forme principali: il tipo 1 e il tipo 2. Un gruppo di ricercatori svedesi, autori di uno studio pubblicato su Lancet Diabetes & Endocrinology, ha individuato 5 specifici sottotipi per migliorare trattamento ed esiti del diabete di tipo 2.
Il diabete comprende un gruppo di disturbi metabolici cronici che condividono la caratteristica comune dell'iperglicemia: ciò significa che, in linea di principio, il diabete può essere diagnosticato tramite la misurazione di un singolo componente del sangue. L'aumento della glicemia può essere però causato da molteplici fattori, sia genetici che acquisiti, che riducono le concentrazioni circolanti di insulina o diminuiscono la sua efficacia, portando ad una eterogeneità nella presentazione clinica e nella progressione della malattia.
La classificazione del diabete prevede attualmente due forme principali: il tipo 1 e il tipo 2. Il diabete di tipo 2, ad insorgenza in età adulta, rappresenta una condizione molto eterogenea.

Un importante traguardo della ricerca clinica e genetica sarebbe identificare specifici sottotipi per migliorare trattamento ed esiti, riducendo le complicanze. Un gruppo di ricercatori svedesi, autori di uno studio pubblicato su Lancet Diabetes & Endocrinology, ha tentato di individuare questa nuova classificazione.

Partendo dai dati della coorte Swedish All New Diabetics in Scania, i ricercatori hanno identificato 8.980 casi di diabete neodiagnosticato. Questi casi sono stati raggruppati in sei cluster diversi, definiti in base a sei variabili:
  • anticorpi anti-decarbossilasi dell’acido glutammico (GAD)
  • età alla diagnosi
  • indice di massa corporea (BMI)
  • emoglobina glicata
  • valutazione della funzione beta-cellulare e dell’insulino-resistenza (per mezzo del modello di valutazione omeostatico, HOMA).
Queste variabili sono state correlate ai dati successivamente registrati per questi pazienti rispetto allo sviluppo di complicanze e di prescrizione di farmaci.
I dati sono stati quindi replicati su tre coorti indipendenti (Scania Diabetes Registry, 1.466 partecipanti; All New Diabetics in Uppsala, 844 partecipanti; Diabetes Registry Vaasa, 3.485 partecipanti).

Dall’analisi dei dati i ricercatori svedesi hanno individuato 5 gruppi di pazienti con diabete:

cluster 1: SAID = severe autoimmune diabetes
cluster 2: SIDD = severe insulin-deficient diabetes
cluster 3: SIRD = severe insulin-resistant diabetes
cluster 4: MOD = mild obesity-related diabetes
cluster 5: MARD = mild age-related diabetes

Dall’analisi dei cluster sono stati poi evidenziati i diversi rischi di sviluppare complicanze correlate come, ad esempio, la nefropatia nei diabetici attribuiti nel cluster 3 – SIRD o la retinopatia in quelli del cluster 2.

E' in fase di sviluppo una applicazione web per assegnare i pazienti a cluster specifici.
Sicuramente questa classificazione può essere utile per prescrivere una terapia su misura per i pazienti con una diagnosi finora "generica" di diabete di tipo 2.

Per saperne di più:

quadratino  The many faces of diabetes: addressing heterogeneity of a complex disease (Comment)
Rob Sladek
Lancet Diabetes & Endocrinology 2018 March 1 - online ahead of print
logo nbst pagina dettaglio Disponibile in NBST 

quadratino

Novel subgroups of adult-onset diabetes and their association with outcomes: a data-driven cluster analysis of six variables
Emma Ahlqvist, Petter Storm, Annemari Käräjämäki, et al.
Lancet Diabetes & Endocrinology 2018 March 1 - online ahead of print
 
logo nbst pagina dettaglio Disponibile in NBST 

quadratino 

quotidianosanita.it
Diabete di tipo 2. Studio propone nuova classificazione a 5 gruppi
Diabete tipo 2. Dalla Svezia, una nuova classificazione. Renderà più facile prevedere e prevenire le complicanze di questa condizione

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leggi anche la nostra news
Diabete: aggiornato l'algoritmo made in USA che guida i medici nella gestione dei pazienti e fornisce indicazioni per la terapia
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Si, in Risorse Open Access
antibiotic resistance e book 2016Antibiotic Resistance: Mechanisms and New Antimicrobial Approaches
Kon, Kateryna; Rai, Mahendra
2016

Comprendere i meccanismi fondamentali della resistenza agli antibiotici è un passo importante per la scoperta di metodi efficaci per farvi fronte. Questo libro esplora le conoscenze aggiornate sui meccanismi di resistenza agli antibiotici in diversi tipi di batteri e l'applicazione di queste conoscenze per lo sviluppo di strategie di trattamento nuove e approcci antimicrobici alternativi.

antibiotic resistance e book 2016Antibiotic Resistance: Mechanisms and New Antimicrobial Approaches
Kon, Kateryna; Rai, Mahendra
2016

Comprendere i meccanismi fondamentali della resistenza agli antibiotici è un passo importante per la scoperta di metodi efficaci per farvi fronte. Questo libro esplora le conoscenze aggiornate sui meccanismi di resistenza agli antibiotici in diversi tipi di batteri e l'applicazione di queste conoscenze per lo sviluppo di strategie di trattamento nuove e approcci antimicrobici alternativi.
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No
Deliberazione n. 352 del 3 aprile 2018
Umanizzazione delle cure e autodeterminazione del cittadino: primi indirizzi per l’attuazione della legge 219 del 22 dicembre 2017 “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”.
Deliberazione n. 352 del 3 aprile 2018
Umanizzazione delle cure e autodeterminazione del cittadino: primi indirizzi per l’attuazione della legge 219 del 22 dicembre 2017 “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”.
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Testo Fonte: www.nature.com
Non solo gli antibiotici vengono dunque per nuocere. Ad affermarlo sono i ricercatori del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare di Heidelberg in uno studio recentemente pubblicato su Nature. Alcuni farmaci non antibiotici comunemente usati sono stati associati a cambiamenti nella composizione del microbioma intestinale.
Il microbioma dell'intestino svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo, nella fisiologia, nella nutrizione e nella risposta immunitaria.
Alcuni farmaci non antibiotici comunemente usati sono stati recentemente associati a cambiamenti nella composizione del microbioma intestinale, ma l'estensione di questo fenomeno è ancora sconosciuta.

In uno studio, gli scienziati del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare di Heidelberg hanno esaminato gli effetti di 1.200 farmaci commercializzati sulla crescita di 38 ceppi batterici rappresentativi trovati nell'intestino umano.

Hanno scoperto che il 24% dei farmaci diversi dagli antibiotici (250 su 923) ha, in vitro, un effetto negativo sulla crescita di almeno un ceppo: non solo i farmaci antinfettivi quindi, ma anche quelli che in teoria interagiscono solo con le cellule umane.
Il potenziale rischio di farmaci non antibiotici di promuovere la resistenza antimicrobica richiederà ulteriori approfondimenti.

I risultati dello studio forniscono comunque una risorsa per la ricerca futura sulle interazioni farmaco-microbioma, aprendo nuove strade per il controllo degli effetti collaterali dei farmaci, e allargando la visione sulla resistenza agli antibiotici.

Per saperne di più:

quadratino  Extensive impact of non-antibiotic drugs on human gut bacteria
Maier L, Pruteanu M, Kuhn M, Zeller G, Telzerow A, Anderson EE, Brochado AR, Fernandez KC, Dose H, Mori H, Patil KR, Bork P, Typas A.
Nature. 2018 Mar 19. doi: 10.1038/nature25979
   NBST NON ha accesso alla rivista

quadratino è possibile consultare la pagina e il video di presentazione dello studio in inglese