Cheratosi attinica: 4 diversi trattamenti a confronto
Randomized Trial of Four Treatment Approaches for Actinic Keratosis
Trial per confrontare l'efficacia di 4 trattamenti locali (Fluorouracile 5%, Iniquimod 5%, terapia fotodinamica, Ingenol Mebutato gel) per la cheratosi attinica (lesione precancerosa). Il trial, condotto su oltre 600 pazienti per oltre 3 anni, ha dimostrato che ad un anno di distanza dal trattamento, il Fluorouracile aveva ottenuto i migliori risultati. RobotReviewer rileva il rischio di bias perché lo studio non è stato condotto in doppio cieco.
Cure oncologiche: nuovi trattamenti e atteggiamenti in specialisti e pazienti
Patients and Physicians in the Era of Modern Cancer Careof Modern Cancer Care
George Sledge, Direttore dell'Oncologia Medica alla Stanford University, scrive che ormai da un decennio i trattamenti oncologici si sono completamente rinnovati per l'individuazione di molteplici bersagli possibili nello stesso tumore e la sintesi di specifici farmaci per aggredirli. I risultati clinici in effetti ci sono, per quanto ancora iniziali e prevalenti per alcune forme tumorali. Altre cose sono anche cambiate e in particolare gli oncologi oggi devono tener conto: 1) che i pazienti ricevono informazioni sulle terapie non solo dal clinico che li ha in cura ma da molte altre fonti possibili 2) che i nuovi farmaci sono quasi tutti ad alto o altissimo costo 3) che la aumentata speranza di vita ha come contropartita molti effetti collaterali che devono essere trattrati 4) che continua ad esistere il drammatico periodo della "end-of-life". Leggi le altre segnalazioni e apri i link ai full text...
Infezioni urinarie nei pazienti anziani in trattamento con antibiotici
Antibiotic management of urinary tract infection in elderly patients in primary care and its association with bloodstream infections and all cause mortality: population based cohort study
Studio di coorte retrospettivo per gli anni 2007-2015 sulla tempistica nel trattamento delle infezioni urinarie nei pazienti anziani. In questo strato di popolazione qualunque ritardo nell'assunzione di antibiotici rispetto al trattamento nella fase iniziale comporta un maggiore rischio di sepsi e di decesso.
1. da JAMA Neurology, le immagini NMR diffusione dell'encefalo di 26 astronauti esaminati prima e dopo un viaggio spaziale rivelano in tutti un incremento del contenuto di acqua, persistente nel tempo) 2. da DIABETOLOGIA i diabetici trattati con chirurgia bariatrica per obesità presentano non solo una remissione del diabete, ma anche un rischio molto minore di accidenti vascolari rispetto ai non operati 3. da PLOS Medicine, esiste una correlazione diretta fra elevato BMI e incidenza di psoriasi 4. da BMJ Quality&Safety, risulta che nei dipartimenti di urgenza i medici più esperti prendano le decisioni nei casi difficili con maggioire sicurezza 5. da OPEN BMJ, risulta che più attività fisica si fa e meno si accumula grasso
Sclerosi multipla: un trattamento immediatamente aggressivo è efficace?
Clinical Outcomes of Escalation vs Early Intensive Disease-Modifying Therapy in Patients With Multiple Sclerosis
Da Jama Neurology. Studio di coorte multicentrico 1998-2016 per valutare l'utilità di un atteggiamento terapeutico immediatamente aggressivo nei nuovi casi di sclerosi multipla. Dei 592 pazienti presi in esame, quelli trattati immediatamente con cure aggressive hanno presentato un decorso clinico meno grave di quelli trattati con terapia strettamente commisurata allo stato clinico.
Transforming food systems for better health La FAO ha recentemente pubblicato l'edizione 2018 della sua Valutazione sullo stato della nutrizione nel mondo, che mostra una persistente crescita della popolazione sottonutrita, condizione che va di pari passo con le guerre interne e con i cambiamenti climatici. Questi ultimi sono anche causa della produzione di cibo con minore quantità di fattori nutrienti. Contemporaneamente, soprattutto nei nei Paesi sviluppati, ma anche in Africa, è in crescità l'obesità per la difficoltà, per ragioni di costo, di avere una nutrizione corretta. Per la FAO sottonutrizione, epidemia di obesità e cambiamento climatico sono problemi da affrontare subito.
Il titolo significa più o meno questo. La giornalista di JAMA illustra quanto si sa oggi in merito all'utilità di questi integratori formati da batteri e lieviti destinati a far parte del microbiota, prevalentemente intestinale, che vengono sempre più prescritti e utilizzati. Parte da due studi (pubblicati da Cell nel 2018) che non rilevano impianto intestinale dei nuovi batteri oppure un effetto ritardante la formazione del microbiota individuale dovuto proprio all'impianto, da altri due studi pubblicati dal NEJM (2018) che invece rilevano un effetto positivo nel trattamento di gastroenteriti e da una revisione Cochrane (2018) che non arriva a conclusioni. Il resto dell'articolo ricostruisce la discussione sui probiotici, a partire dallo studio pubblicato su Cell nel 2015 che metteva in relazione cibo e microbiota individuale, e alla fine ipotizza una futura terapia antibiotici+probiotici potenziamente efficace sulle malattie infiammatorie intestinali e sull'obesità. Leggi le altre segnalazioni e apri i link ai full text...
Enterovirus as trigger of coeliac disease: nested case-control study within prospective birth cohort
Esiste il presupposto che il morbo celiaco sia in qualche misura correlato a precedenti infezioni intestinali. Questo studio prospettico norvegese effettivamente rileva una significativa prevalenza di enterovirus nei campioni fecali in bambini a rischio genetico di malattia celiaca.
Smettere di fumare: sigaretta elettronica vs. sostituti nicotinici
A Randomized Trial of E-Cigarettes versus Nicotine-Replacement Therapy
Trial randomizzato a finanziamento pubblico che confronta l'efficacia delle sigarette elettroniche con quella dei sostituti nicotinici (gomme, caramelle, ecc.) A un anno di distanza l'uso delle sigarette elettroniche consente la cessazione dal fumo a oltre il 18% dei soggetti, contro meno del 9% di quanti utilizzavano i sostituti nicotinici. Soprattutto è impressionante la difficoltà a smettere di fumare.